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Edilizia scolastica: novità per la prevenzione del rischio sismico

Creato il 20 maggio 2015 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
Edilizia scolastica

È stato appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 aprile 2015 recante rubrica “Modalità per l’individuazione di un modello unico di rilevamento e potenziamento della rete di monitoraggio e di prevenzione del rischio sismico per la predisposizione del piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici”.

L’idea che sovrintende alla emanazione del provvedimento è la seguente: individuare un modello unico di rilevamento per la prevenzione del rischio sismico e la messa i sicurezza degli edifici scolastici. È infatti palese che il decreto nasca dall’esigenza condivisa e consolidata di mettere in sicurezza sismica gli edifici scolastici nell’ambito dell’azione pubblica diretta alla riduzione del rischio sismico.

Nel testo sono tracciati i presupposti e le attività per la definizione di un modello unico di rilevamento e potenziamento della rete di monitoraggio e di prevenzione in materia di edilizia scolastica. Particolare interesse riveste l’Allegato 1 al decreto, all’interno del quale viene immediatamente ammessa la necessità di chiudere una questione che va avanti da troppo tempo. Nella premessa infatti si afferma che “è ormai da oltre un decennio che la messa in sicurezza delle scuole italiane rispetto al rischio sismico costituisce motivo specifico di attenzione da parte del Legislatore nazionale, che ha moltiplicato nel tempo gli sforzi per dare la più efficace soluzione al problema”.

Per ulteriori informazioni in materia di edilizia scolastica leggi anche l’articolo DDL La Buona Scuola: 40 mln di euro da investire nella sicurezza dell’edilizia scolastica.

Tra i requisiti delle attività previste per la prevenzione del rischio sismico sono previsti:
- completare le informazioni sugli edifici scolastici e sugli interventi di messa in sicurezza effettuati;
- definire parametri di valutazione del rischio che consentano di confrontare costi e benefici per la predisposizione di piani di riduzione del rischio e continuo aggiornamento dei parametri di rischio;
- definire un sistema di monitoraggio in grado di valutare lo stato di danneggiamento in tempo quasi reale e consentire la trasmissione dei dati con i sistemi dell’Osservatorio Sismico delle Strutture del Dipartimento della protezione civile;
- acquisire i dati relativi agli elementi strutturali e non strutturali e le informazioni sull’utilizzo degli edifici in modo da poter effettuare valutazioni sulla loro vulnerabilità ed esposizione al rischio;
- valutare lo scambio di dati e informazioni con l’Anagrafe dell’edilizia scolastica;
- organizzare presso alcune delle scuole individuate, almeno una per Regione, un corso di formazione per la valutazione della vulnerabilità, con giornate informative per studenti e docenti;

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Duma Marco Quirino, Mordà Nicola , 2014, Maggioli Editore

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