Magazine Ecologia e Ambiente

Edilizia sostenibile: mille più tre i comuni virtuosi

Creato il 11 marzo 2013 da Lucia Navone @lucia_navone

Rapporto ONRE di Legambiente e Cresme: 1.003 regolamenti edilizi virtuosi

Edilizia sostenibile: mille più tre i comuni virtuosiCrescono innovazione e sostenibilità nel panorama dell’edilizia italiana con una spinta “dal basso”. Sono, infatti, 1.003 i Comuni italiani che hanno modificato i propri regolamenti edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali in modo da migliorare le prestazioni delle abitazioni e la qualità del costruito, anticipando e andando oltre la normativa in vigore.
Un numero in aumento costante da quando, 5 anni fa, Cresme e Legambiente hanno promosso l’Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, che fotografa il cambiamento in atto nella filiera delle costruzioni, ricostruendo annualmente il quadro dei provvedimenti nazionali e regionali in materia di innovazione energetica e ambientale.

Complessivamente i cittadini che vivono nei Comuni dove sono in vigore questi strumenti innovativi sono oltre 21 milioni. Il rapporto ONRE 2013 – presentato a Milano da Cresme e Legambiente – mette in evidenza come i regolamenti sostenibili siano diffusi in tutte le Regioni italiane, nonostante una forte prevalenza in quelle del centro-nord. La ricerca sottolinea, inoltre, come siano aumentati non solo i Comuni virtuosi (i regolamenti sostenibili sono cresciuti del 42,3% rispetto 2010 e addirittura dell’80% rispetto al 2009) ma anche i temi affrontati. Come partner dell’osservatorio sono entrati, a partire da quest’anno, importanti soggetti della filiera delle costruzioni, quali Assotermica, Consiglio nazionale degli architetti, Federlegnoarredo, PVC Forum, Uncsaal.

I parametri presi in considerazione nell’analisi sono l’isolamento termico, i tetti verdi, l’utilizzo di fonti rinnovabili, l’efficienza energetica degli impianti, l’orientamento e la schermatura degli edifici, i materiali da costruzioni locali e riciclabili, il risparmio idrico e il recupero delle acque meteoriche e delle acque grigie, l’isolamento acustico, la permeabilità dei suoli e l’effetto isola di calore, le prestazioni dei serramenti, la contabilizzazione del calore, la certificazione energetica, le pompe di calore e le caldaie a condensazione, la ventilazione meccanica controllata.

“I regolamenti edilizi comunali – ha spiegato Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente - si stanno dimostrando un’ottima chiave di lettura per raccontare l’evoluzione verso l’edilizia sostenibile e strumenti preziosi per accompagnare l’innovazione in corso, per una corretta progettazione e per la realizzazione di edifici efficienti dal punto di vista energetico. I risultati – ha aggiunto Zanchini – dimostrano che l’innovazione sta andando avanti e che la spinta alla certificazione energetica e al miglioramento delle prestazioni impressa dall’Unione Europea sta producendo buoni risultati. Ora occorre, però, una regia nazionale che consenta di superare le troppe contraddizioni del quadro normativo italiano e i ritardi nel recepimento della normativa europea di riferimento, per raggiungere gli obiettivi fissati al 2021 quando tutti i nuovi edifici dovranno essere progettati e costruiti in modo tale da avere bisogno di una ridotta quantità di energia per il riscaldamento e il raffrescamento che, in ogni caso, dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili. E’ indispensabile anche una strategia per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, dando certezze per le detrazioni del 55% che terminerebbero a giugno e legando gli incentivi ai risultati raggiunti in termini di riduzione dei consumi energetici, aiutando così concretamente le famiglie”.

Il rapporto ONRE traccia il quadro della normativa in vigore in Italia in materia di efficienza energetica in edilizia. Tra le norme regionali più avanzate rispetto a questi temi sono da segnalare le Province Autonome di Trento e Bolzano, dove la certificazione energetica è oggi una pratica conosciuta e diffusa e dove si è stabilito che per tutte le nuove costruzioni la classe B deve essere, per tutti i nuovi interventi, quella minima obbligatoria. La Lombardia è la Regione dove si conta la quantità più elevata di Comuni virtuosi (318), seguita da Toscana (133) ed Emilia-Romagna (con 127). L’Emilia-Romagna inoltre ha deciso di anticipare gli obblighi di sviluppo delle energie rinnovabili previsti dal Decreto 28/2011 e quindi di soddisfare una percentuale crescente dei fabbisogni di riscaldamento, raffrescamento, elettricità.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :