Eduard Manet, Un bar aux Folie-Berger
La donna è perfettamente frontale, nessun mistero e nessun nascondimento.
ma il suo sguardo, vacuo e triste, non guarda verso l’osservatore: si perde nei suoi propri pensieri e anche lo specchio dietro di lei, con i giochi di rimandi e di scoperta di cosa sta al di là, contribuisce ad aumentare il senso di indefinitezza dell’immagine e del “fermo immagine”.
Per esempio è lei, il suo riflesso, quello della donna di spalle, sulla destra del quadro, che parla con l’avventore con i baffi?
Oppure la bionda barista frontale è solo un’apparizione, un ectoplasma, che si guarda vivere, che riflette sulla se stessa voltata di spalle, che riflette sul suo destino nel mentre che accade?