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Effetti Collaterali di S. Soderbergh

Creato il 01 maggio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Basta una pillola per cambiare la tua vita?

Steven Soderbergh si ripropone per il grande schermo con “Effetti collaterali” (titolo originale “Side Effects”) un thriller dal cast sensazionale. Il regista dopo aver ottenuto un ottima critica al “Festival del cinema di Berlino” si prepara ad un ampio consenso del pubblico mondiale. Il nuovo capolavoro cinematografico oltre che offrire interessanti cromatismi fotografici e atmosfere noir certamente coinvolgenti, punta sopratutto sulla trama che tuona come una forte denuncia su ciò che accade nel mondo della psichiatria e della farmacologia, in riguardo all’utilizzo sconsiderato dei farmaci antidepressivi, ponendo di fatto molte domande su un tema contemporaneo scottante.

Emily Hawkins (Rooney Mara) trascorre una vita felice in compagnia di suo marito Martin Taylor (Channing Tatum) del quale è molto innamorata, fino al giorno in cui viene accusato di insider trading e condannato a quattro anni di reclusione, lei attende la sua uscita dal carcere, ma il giorno in cui rivede suo marito, nulla sarà più come prima, Emily cade in una profonda depressione tentando anche la strada del suicidio, il successivo incontro con lo psichiatra Jonathan Banks (Jude Law) per lei si rivelerà letale. Il dr. Banks venuto a conoscenza dello stato di salute in cui versa Emily, dopo una serie di vani tentativi, le somministra una nuova terapia farmacologica, si tratta di “Ablixa” un antidepressivo in pillole non ancora testato. Inizialmente la sua paziente ottiene ottimi risultati, ma l’effetto dura poco, il nuovo farmaco fa precipitare Emily in una catena di effetti collaterali distruttivi che durante uno stato sonnambolico la coinvolgeranno in un omicidio.

La pregevole sceneggiatura scritta da Scott Z. Burns (The Informant e Contagion) trae spunto da fatti e situazioni biografiche realmente vissute dallo stesso sceneggiatore, i fatti narrati e girati sul set ci riportano indietro nel tempo su ciò che accadde in un reparto di una clinica psichiatrica di New York. Quindi ci ritroviamo dinanzi ad una pellicola dal sapore “Hitchcockiano” che narra un dramma terapeutico vissuto sulla pelle della protagonista Emily (Rooney Mara) che con la sua interpretazione riesce letteralmente a bucare lo schermo, grazie anche all’affiancamento sul set di Jude Law efficace come sempre nel ricoprire ruoli determinanti. “Effetti collaterali” è un film che ci trascina come un fiume in piena, psicologico, ossessivo, a tratti cinico che fa giornalismo d’inchiesta sulla psichiatria, in riguardo ai metodi di cura adottati su determinati soggetti che soffro particolari stati depressivi, un analisi cruda è spietata sulla società americana della farmaceutica, che il regista Soderbergh sa mettere abilmente in pellicola senza mai cadere in un tipo di narrazione tediosa e con lunghe dissertazioni scientifiche, il film è strutturato come un geniale meccanismo di alta precisione.

L’eclettismo di Steven Soderbergh (vincitore di 4 Oscar con“Traffic” uno come migliore regia; “Magic Mike” del 2012 con cui ha riscosso un grande successo), non ha confini: Regista, produttore cinematografico, montatore, sceneggiatore, pittore, spesso ricopre anche il ruolo di direttore della fotografia con lo pseudonimo di “Peter Andrews”. Il noto regista non ha bisogno di legarsi ad un genere specifico, i suoi film spesso possono essere osservati da punti di vista molto diversi non solo per il loro trama, ma per ciò che cercano di trasmetterci nel contenuto, infatti negli ultimi anni decide di stupire maggiormente il pubblico attraverso tematiche legate a fatti di cronaca contemporanei, Effetti collaterali “Side Effects” incorpora questi aspetti rifacendosi a discorsi già affrontati in “Contagion” del 2011 (il film tratta di un contagio mortale nato da una pandemia influenzale) e sfociando di fatto in un thriller psicologico, la cinematografia per lui diviene un veicolo provocatorio per denunciare il commercio illecito delle aziende multinazionali di farmaci, ciniche e spietate nel mettere sul mercato nuovi prodotti antidepressivi non testati e dai risultati imprevedibili. Un thriller classico, compatto e di grande spessore sequenziale ma con l’unica pecca di un finale un po forzoso, dopo questo film Soderbergh ha deciso di prendersi una pausa indefinita dalla cinematografia.

La produzione “Endgame Entertainment” può vantare un cast eccezionale Channing Tatum al suo terzo lavoro con Soderbergh dopo “Knockout – Resa dei conti” e “Magic Mike”; il bravissimo Jude Law che interpreta il dr. Jonathan Banks (già presente nel cast di “Contagion”), un ruolo moralmente ambiguo ma bene appropriato; tra i personaggi di rilievo ritroviamo Catherine Zeta Jones nel ruolo della dr. Victoria Siebert (Traffic e Ocean’s Twelve) una gelida ed enigmatica collega del dr. Banks (Jude Law); l’unica a non aver preso parte ad alcuna precedente produzione con Soderbergh è la protagonista Rooney Mara nel ruolo dell’inquietante Emily che ricordiamo per l’indimenticabile interpretazione dark di Lisbeth Salander nella saga “Millennium – Uomini che odiano le donne”del 2009 per il quale fu candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista (nel 2013 è di rilievo la sua interpretazione in “Dead Man Down” di N.A. Oplev).

Il film è stato distribuito negli States il giorno 8 Febbraio del 2013, dal 1 maggio sarà distribuito dalla M2 Pictures in circa 200 sale italiane.

di Antonio Gentile

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