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Egoyan delude, Ceylan punta dritto alla Palma

Creato il 17 maggio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

17 maggio 2014 • Festival di Cannes 2014, Speciale Festival di Cannes, Speciale Festival OAC, Vetrina Cinema

La Croisette è ormai impercorribile. I fan presenti a Cannes sono aumentati a dismisura e si prospetta un weekend davvero di “fuoco”, con film attesissimi e grandi star internazionali pronte a calcare il red carpet. Ma nell’attesa di Meryl Streep, Hilary Swank e Tommy Lee Jones, protagonisti del film diretto da quest’ultimo The Homesman, della nostra Alice Rohrwacher e della sorella Alba con Le meraviglie e del nuovo biopic su Saint Laurent del francese Bertrand Bonello, il Festival ci ha proposto ieri una giornata ricchissima di eventi, di proiezioni e anche di qualche “fuori programma”.

I film passati in concorso sono stati Captives del canadese Atom Egoyan e Winter Sleep del turco Nuri Bilge Ceylan, due registi habituè della Kermesse cinematografica francese. Egoyan, che vinse a Cannes un Grand Prix nel 1997 con il suo capolavoro Il dolce domani e che è ora nelle nostre sale con Devil’s Knot, torna in competizione con un’opera che riprende le tematiche e le dinamiche tipiche della sua filmografia, come l’infanzia, il rapimento e la famiglia, ed anche le atmosfere, che qui si ripresentano fredde, ghiacciate, innevate. Nonostante questo, e nonostante un cast notevole, composto da Ryan Reynolds, Rosario Dawson e Kevin Durand, il film non ha convinto. L’impianto estetico è caratterizzato dalla consueta eleganza e ricercatezza del regista ma la storia del rapimento di una ragazza con tanto di indagini della polizia appare molto piatto nel suo livello emotivo. Così la sala non ha lesinato qualche fischio.

Birte Schnöink, Jessica Hausner and Christian Friedel - Photocall - Amour Fou © FDC / K. Vygrivach

Birte Schnöink, Jessica Hausner and Christian Friedel – Photocall – Amour Fou © FDC / K. Vygrivach

Nuri Bilge Ceylan invece si conferma sublime indagatore della psiche e dell’anima umana con la sua nuova fatica Winter Sleep. Così come nel premiato Le tre scimmie, il regista turco mette a confronto un terzetto di personaggi, un uomo, sua moglie e sua sorella. In un albergo dell’Anatolia, vedranno crescere gradualmente i loro dissidi e saranno costretti a fare i conti gli uni con gli altri e soprattutto con se stessi. Tre ore e un quarto di proiezione, un film dai lunghi silenzi e dal ritmo compassato, ma toccante, profondo, sorretto da notevoli interpretazioni. Applausi sentiti a fine proiezione. Finora il film più bello della competizione.

A concludere il programma della giornata di ieri, il film d’animazione fuori concorso How to Train Your Dragon 2 (Dragon Trainer 2). Con un 3D eccezionale, che ci offre una profondità di campo stupefacente, il film è il secondo capitolo della trilogia della Dreamworks, che oltre alle voci del primo episodio (America Ferrera, Jay Baruchel, Gerard Butler) propone un cast di doppiatori ancora più ricco. Nuova star della pellicola, infatti, il fresco premio Oscar Cate Blanchett che è arrivata a Cannes a presentare il film, dando show in conferenza stampa e illuminando il red carpet. Purtroppo però i riflettori della serata non sono stati puntati solo su di lei e sul resto degli interpreti, ma su un fan della Ferrera che ha invaso il tappeto rosso andando a mettere la testa sotto la sua gonna. A Cannes succede anche questo.

 di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net

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