Un uomo su tre soffre di eiaculazione precoce.
Temuta dagli uomini, ma anche dalle donne, l’eiaculazione precoce è la disfunzione sessuale più frequente, più difficile da definire in termini tecnici ma più facile da individuare. La donna, per natura, è più esigente dell’uomo: a casa, in ufficio ed anche a letto. L’orgasmo femminile, infatti, è un obiettivo non sempre facile da raggiungere, soprattutto quando il partner soffre di eiaculazione precoce. Se le cause dell’eiaculazione precoce possono essere diverse (situazione non idonea, problemi con la partner ecc.), le soluzioni per eliminare il problema sono altrettanto numerose. Ecco 10 consigli utili per combattere l’eiaculazione precoce e durare più a lungo:
1. Chiedere aiuto ad un esperto. Prima di curare un problema, bisogna prima individuarlo, analizzarlo ed affrontarlo. Un incidente di percorso, infatti, non è sufficiente per iniziare una cura contro l’eiaculazione precoce. Si consiglia di rivolgersi ad un sessuologo quando si ha la certezza che si tratti di un problema persistente per capire quali siano le cause scatenanti e quale rimedio sia più adatto al caso in questione.
2. Prendersi una pausa. Sia durante il rapporto sessuale che la masturbazione, è utile inserire delle pause volontarie per allontanare il momento dell’eiaculazione. Questo è uno dei rimedi naturali per l’eiaculazione precoce più facili da mettere in pratica ed è utile per imparare a riconoscere e controllare il proprio riflesso eiaculatorio.
3) Cambiare posizione. Secondo alcuni uomini, esistono posizioni sessuali che consentono di avere un miglior controllo dell’imminenza orgasmica. In particolare, si sconsigliano le posizioni “faticose” o acrobatiche perché la tensione muscolare avrebbe l’effetto di accelerare l’orgasmo. La posizione migliore è quella di Andromaca, cioè con la donna sopra che domina il rapporto.
4. Avere un rapporto solo dopo una prima eiaculazione. Durante i preliminari è utile avere un orgasmo prima di iniziare il rapporto vero e proprio, in modo da rallentare l’orgasmo successivo. Attenzione, però, al periodo refrattario, cioè all’intervallo di tempo necessario tra un’erezione e l’altra.
5. I farmaci. Quando le alternative naturali non hanno gli effetti desiderati, si può ricorrere all’utilizzo di farmaci specifici. Ad esempio, previa prescrizione medica, si può assumere Priligy, una pillola a base di dapoxetina che, assunta due ore prima del rapporto, permette di prolungare la durata del rapporto. La dapoxetina, infatti, impedisce l’abbassamento della serotonina, l’ormone dell’umore che agisce sull’ansia e la tensione muscolare.
6. I preservativi ritardanti. Una valida alternativa ai farmaci è rappresentata dall’uso di preservativi ritardanti che risultano efficaci per quei soggetti che soffrono di iper sensibilità del pene grazie ad una forma specifica, una consistenza più spessa o la presenza di gel anestetizzanti a base di benzocaina
7. Creme e spray. Oltre ai comuni preservativi ritardanti, è possibile trovare in commercio una serie di creme, gel o spray che hanno lo stesso effetto desensibilizzante del preservativo. In particolare, alcune di queste, applicate direttamente sul pene, oltre a ritardare l’orgasmo per l’uomo, aiuterebbero a stimolare il piacere della donna, favorendo un rapporto sessuale più soddisfacente per entrambi.
8. Trovare il momento giusto. Il desiderio sessuale è spesso vittima di condizioni irreversibili, come il freddo o la stanchezza, che lo uccidono senza pietà. Chi soffre di eiaculazione, oltre ai dovuti accorgimenti sopra elencati, dovrebbe imparare anche ad individuare, e quindi evitare, quelle circostanze sfavorevoli al suo problema, quali:
- Il freddo;
- L’ora tarda;
- La stanchezza;
- Gli elementi perturbatori (bambini, situazioni stressanti o rischiose ecc.).
9. La tecnica dello “start and stop”. Due sessuologi americani negli anni ’60 hanno messo a punto un vero e proprio trattamento di coppia per curare l’eiaculazione precoce. Per circa due settimane, la coppia non deve avere rapporti completi, ma la donna deve continuamente stimolare l’uomo per aiutarlo ad auto controllarsi. Eccitando progressivamente l’uomo, la partner deve stare attenta a fermarsi proprio prima dell’orgasmo e dopo una pausa, il gioco ricomincia. Quando l’uomo sarà in grado di resistere fino alla quarta volta, allora sarà pronto per il rapporto sessuale completo.
10. La chirurgia. Nei casi più gravi, e solo con il parere di un esperto in materia, si può ricorrere all’intervento chirurgico per ridurre la sensibilità del glande. Il più famoso è chiamato neurotomia glandolare e consiste in una specie di circoncisione che rimuove la pelle che ricopre il glande e seziona alcuni fasci di fibre nervose in determinati punti del pene. Il glande scoperto, infatti, in risposta agli stimoli esterni ispessirà la sua mucosa creando una barriera che lo renderà meno sensibile anche durante il rapporto sessuale.
COMMENTI (1)
Inviato il 22 novembre a 10:24
Evitare se possibile di assumere farmaci. E sentire non un esperto soltanto, anche di più se possibile. Più punti di vista, alcune volte, possono aiutare a farsi un'idea. Ottimo articolo