El Maresme Pop

Quest'anno abbiamo prenotato un po' distratti e un po' guardando al portafoglio, l'idea era genericamente andare in "Costa Brava", senza troppe aspettative. Come mi era già capitato per le Canarie, ho riscontrato un certo gap tra quanto viene promosso dai canali ufficiali e quanto poi si può trovare sul posto: per fortuna, è tutto meglio di quel che appare. In questo caso, forse più del solito, noi avevamo idee piuttosto confuse a riguardo. La promozione turistica parla, di solito in modo generico, di Costa Brava. In realtà è sbagliato. La Costa Brava si estende da Blanes al confine francese e parrebbe la destinazione di un turismo prevalentemente gggggggiovane  in cerca di movida. Contando sulla nostra innata capacità di schivare la movida in ogni sua forma, ci riserviamo di esplorare anche questa parte, in futuro, per cogliere - appunto - gli aspetti bravi, selvaggi...
Ma alla fine, dove siamo capitati? In Maresme, la patria del turismo familiare. Se digitate "Maresme" su Google Image usciranno albergoni e spiaggione viste dall'alto. La Romagna con il mare più bello. Tanti servizi. Tanti negozi. Tanti menù combinati. Tante cianfrusaglie. 
Insomma, molti aspetti POP e global, un po' ci si tura il naso e un po' ci si sente a casa. Per come siamo fatti noi, al secondo giorno eravamo già ubriachi di Veo Veo e Una mano alla cabeza... La stazione ferroviaria di fronte all'albergo ha fatto la differenza in questa nostra vacanza. Per i pochi che non lo sapessero, G. soffre moltissimo il mal d'auto, dunque noleggiare una macchina e girare era stato escluso in partenza. La linea Rodalies R1 ci ha fatto divertire, ci ha dato spunti per gite minime (per dirla alla Melablu), ci ha riportato ad una "vita da spiaggia minima" che credevamo - dopo G. - ormai impossibile. Le nostre scoperte nei prossimi post.