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Elezione Presidente della Repubblica XVII legislatura \ Archivio #6

Creato il 22 aprile 2013 da Societydoesntexist
Sesta votazione
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 Al sesto scrutinio vince Napolitano con voti, mentre Rodotà cerca di invitare alla calma, cercando di abbassare i toni dopo l’annuncio della manifestazione spontanea di Grillo a Roma che sta concentrando una delusione palpabile in tutta Italia e che potrebbe sfociare in capannelli spontanei di protesta lungo tutta la penisola.
Ore 14:20: Sarà Giorgio Napolitano a succedere a Giorgio Napolitano, ad una serie di condizioni, tra cui un governo di coalizione ed un incarico che permetta a lui di lasciare la carica non appena la situazione sarà migliorata
Ore 15:00: Sta per partire quella che si annuncia come l’ultima votazione possibile
Ore 15:14: Prima incrinatura, SEL voterà per Rodotà con il Movimento Cinque Stelle
Ore 15:18: Se Napolitano sarà impallinato dai franchi tiratori, cosa quasi impossibile, porterebbe la candidatura di Rodotà ad una drammatica e furiosa crescita. Mentre gli altri infatti hanno cambiato costantemente il loro candidato, l’asse generato dal Movimento Cinque Stelle ha tenuto sin dall’inizio
Ore 15:35: Per Napolitano si attende un massimo di 750 voti, solo un cataclisma potrebbe fargli mancare altri 250 voti. La riconferma di Napolitano è quasi certa
Ore 15:58:  Nelle discussioni parlamentari, si parla già di quali nomi piazzare nel governo scelto da Napolitano, come se l’elezione fosse già avvenuta
Ore 16:09: Grillo in arrivo su Roma, manifestazione lampo proprio davanti Montecitorio
Ore 16:15: Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, invoca il voto per Rodotà e causa uno sfogo in diretta degli altri dirigenti del PD che davanti le telecamere continuano ad accusarsi a vicenda di irresponsabilità
Ore 16:22: Fratelli d’Italia, guidati da La Russa, non voteranno Napolitano per lanciare un segnale di cambiamento forte. Si tratta della prima vera “spallata” alla linea trionfante di Berlusconi, anche se si tratta di una defezione di soli 9 voti, ma si vedono crepe evidenti nel sì a Napolitano
Ore 16:28 “Ci sono momenti decisivi nella storia di una Nazione. Oggi, 20 aprile 2013, è uno di quelli. Sto andando a Roma. Sarò davanti a Montecitorio stasera. Rimarrò per tutto il tempo necessario. Dobbiamo essere milioni. Non lasciatemi solo o con quattro gatti. Di più non posso fare. Qui o si fa la democrazia o si muore come Paese“. Questo il messaggio lanciato da Beppe Grillo dal web
 Ore 16:43: Conti alla mano, Napolitano parte da 340 voti sicuri. Bastano 164 voti provenienti dal PD
 Ore 17:41: Vendola invita Grillo a misurare i toni, mentre Laura Puppato, candidata alle primarie, voterà per Rodotà. Notizia poi smentita
Ore 17:43: Si è chiusa la sesta votazione. Inizia lo spoglio decisivo
Ore 17:45: L’ex ministro Barca, Cofferati, Epifani, sono solo alcuni dei nomi del PD che hanno pubblicamente invitato a votare per Rodotà
Ore 17:49:  Dopo le prime 100 schede, il vantaggio di Napolitano è di 60 voti
Ore 17:51: Crescono i voti per Napolitano, il vantaggio si allarga a 80 voti
Ore 17:53: Il vantaggio aumenta a 100 voti nei confronti di Rodotà
Ore 17:56: Napolitano aumenta il suo vantaggio a 130 voti
Ore 18:04: Rodotà invita ad abbassare i toni, il dissenso va espresso nelle sedi istituzionali, le decisioni del Parlamento sono sempre democratiche
Ore 18:15: Mancano 6 voti alla rielezione di Napolitano, applausi scroscianti e bagarre in aula all’urlo di “buffoni buffoni”. Il Parlamento spaccato rappresenta il paese
Ore 18:18: Napolitano è il primo Presidente della Repubblica eletto per la seconda volta nella storia della Repubblica Italiana
Ore 18:45: Finita la sesta votazione, questi i risultati definitivi: Napolitano 738 voti, Rodotà 217, Altri 19, Bianche 10, Nulle 12. Una decina di voti del PD sono andati a Rodotà

Elezione Presidente della Repubblica XVII legislatura \ Archivio #6

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