Giulia Jillard e Tony Abbott, primo ministro lei, leader dell'opposizione lui, che se la raccontano alla fine del dibattito...
Alzi la mano chi è al corrente del fatto che il prossimo 21 agosto si terranno le elezioni politiche in Australia…
Dai non siate timidi, forza….
Dai….è? Cosa? NON LO SAPEVATE??? NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Ma come potete perdervi una cosa così eccitante? Un evento di cui parla tutto il mondo, con due candidati così sorprendentemente competenti, brillanti, loquaci, affascinanti…e..cosa? Come dite?
Nessuno a parte gli australiani è al corrente di quello che succede in Australia, perchè i politici sono noiosi, boriosi, poco interessanti e pensano che avere 170 mila immigrati all’anno sia la nuova apocalisse?
Che dire, avete PIENAMENTE ragione….
Io ancora stento a crederci.
Eccovi un breve sunto per riassumervi le “rocambolesche” avventure politiche dei canguri:
In Australia ci sono due grandi partiti, i liberali e i laburisti. Ci sono poi anche gli immancabili verdi (I Green) e i nazionalisti che formano la coalizione con i liberali.
Nel 2007 arriva il partito laburista al governo guidato da Kevin Rudd, dopo 11 anni di partito liberale.
Eccovi una diapositiva:
Il quale Rudd si rivela non essere esattamente una cima, sparando varie boiate sul clima, minacciando di aumentare le tasse delle compagnie minerarie al 40% e non sapendo bene come gestire la “marea umana” che ogni anno prova ad approdare in Australia: 170 mila-200 mila persone. Sembrano numeri grandi, ma l’Australia è 26 volte l’Italia come grandezza e nel nostro paesino arrivano gli stessi immigrati, se non di più ogni anno. Ma per gli Australiani questa è una vera tragedia. E il buon Rudd non ha saputo gestirla, “aprendo un po’ troppo i rubinetti.”
Allora ci ha pensato mammina Julia Gillard a risolvere la situazione, chiedendo al partito lo scorso giugno di votare un nuovo leader prima delle elezioni che avrebbero dovuto tenersi in ottobre. Il buon Rudd ha preferito farsi da parte prima del voto, e la Gillard è diventata primo ministro.
La furba Julia, che qui per praticità e per somiglianza con la famosa moglie fantozziana, chiamerò la Pina (ha lo stesso sguardo sgalluppato), ha capito che non c’era molta trippa per i gatti, si è fatta due conti con il calo dei consensi imputato a Rudd, ha visto che invece lei di consensi ne stava accumulando e se ne è venuta fuori con l’anticipo delle elezioni politiche. Della serie, se la gente va a votare adesso che ho tutti questi consensi, mi rieleggeranno di sicuro…
Invece che a ottobre, le elezioni saranno quindi il 21 agosto. Alè!!!
Il suo avversario politico (la parola mi fa già ridere, questi di contrapposizione politica ne sanno una cippa, sono degli agnellini…) è un certo Tony Abbott, che per praticità e per galanteria, chiameremo Ugo. E’ più carino del nostro Ragioniere, ma non ha lo stesso charme, diciamolo….
Ugo è noto per essere un iperconservatore, ce l’ha con le tipe che abortiscono, ha tre figli ed è un super cattolico fervente credente iperpraticante. Lui vuole semplicemente fermare i barconi pieni di disperati che arrivano dal sud est asiatico e spedirli da dove arrivano (il precedente governo di destra guidato da Howard aveva introdotto leggi durissime al riguardo, tipo no a cingalesi e afghani e detenzione forzata degli irregolari in territori vicini ma non australiani), non vuole alzare le tasse per le compagnie minerarie e sul cambiamento climatico ha un opinione del tipo “It’s crap, but it’s a serious matter”, è merda, ma è un argomento serio comunque. Aiuto…
La Pina è atea, convive con il suo parrucchiere (notate la chioma sempre noiosamente perfetta), non ha figli. E questo la mette in buona luce con le femminucce ma non è ben vista da conservatori e credenti. Sulle tasse alle compagnie minerarie ha fatto marcia indietro rispetto al compagno Rudd e ha proposto un 30%. Ovviamente è pro-aborto e pro-scelta in generale ma sugli immigrati è un po’ indecisa: non vuole semplicemente rimandare indietro le barche, vuole capire chi è rifugiato politico e chi invece cerca solo fortuna e poi decidere. Ma la cosa non è semplice. Vorrebbe mettere un centro di smistamento a Timor Est per i rifugiati, ma il governo di questa isoletta a nord dell’Australia ha fatto sapere di non essere interessato per ora.
E quindi la Pina rischia di rimanere con il cerino in mano e i barconi pieni pieni…
Gli Australiani oggi temono un po’ gli immigrati. Alla fine della seconda guerra mondiale in questo continente vivevano 7 milioni di persone. Un po’ pochini per competere con il mondo. Allora hanno aperto le frontiere, sono arrivati prima gli europei (tra cui molti italiani e greci, oltre agli inglesi ovviamente) e poi gli asiatici.
Oggi sono poco più di 20 milioni di persone. E cominciano a sentirsi stretti.
Ma compagno Rudd aveva intuito che un aumento della popolazione non poteva che fare bene a questo continente enorme e aveva auspicato che nel 2050 il numero degli abitanti sfiorasse i 36 milioni. Per Gillard questo numero è troppo grande, lei preferisce un’Australia sostenibile e quindi, forse, una stretta alle frontiere potrebbe anche darla.
Insomma Pina e Ugo sono confusi. E lo hanno dimostrato alla grande durante il super dibattito di pochi giorni fa.
Che suspense gente, che brividi, che azione……che palle!!!!
Due mummie…anzi tre se contiamo il patinato e brizzolato “faccia di bronzo truccata” giornalista di Sky Australia che moderava l’incontro. Bruno Vespa in confronto è un premio pulitzer…e vi ho detto tutto.
Domande scontate senza risposte ma solo discorsi sull’aria fritta. E va bene, sono politici, ci sta pure.
Ma un po’ di nervosismo, un po’ di azione, battute velenose, colpi bassi? Dov’ è il viscidume, dov’è lo scontro politico?
Voglio vedere il sangue porca miseria. E non prendetemi per una pazza. Ma dai futuri leader di questo paese uno si aspetta più palle.
La Pina diceva che aveva bisogno di tempo per fare le cose per bene, Ugo conitnuava a dire che questo governo non è un buon governo….tipo all’asilo, quando i bambini strattonano la maestra per spiegare quanto loro hanno ragione, semplicemente dicendo “Ho ragione io!” senza spiegare il motivo. Ma dai bimbi dell’asilo te lo puoi anche aspettare, dai futuri primi ministri di un paese un pochino meno….
O forse sono abituata alle elezioni italiane che sono davvero uno show, spesso di pessimo gusto, ma sempre uno show dove i colpi bassi e le meschinerie sono all’ordine del giorno ma dove la passione trasuda su ogni volto. Qui manco a cannonate tiri fuori la passione.
Meno male che c’era il biscione delle preferenze a dare un po’ di pepe per gli spettatori a casa.
E’ una cosa davvero carina. In pratica, accanto alla stanza del dibattito, sono stati raggruppati diversi elettori appartenenti in egual modo ai due schieramenti politici. Erano dotati di uno speciale telecomando dove dovevano schiacciare bottoni con + o – nel caso in cui condividevano o meno quanto stava dicendo il politico. I risultati apparivano in tempo reale sotto forma di “biscia” o linea sotto il volto di chi stava parlando in quel momento. La biscia rossa rappresentava l’elettorato femminile, quella blu la maschile, quella bianca il risultato medio.
Secondo voi, mie volpi, come sono andate queste preferenze?
Esatto, siete troppo avanti: le femminucce hanno votato per la Pina, i maschietti per Ugo. Miiiiiiii!!!!!!
I giornali continuano a dire che sarà la Gillard a vincere. E pure il polpo Cassandra, arruolato dal Sydney Morning Herald per prevedere il futuro leader (il tedesco Paul, personaggio degli ultimi mondiali, era troppo impegnato), ha convenuto su questo verdetto.
Risultato prevedibile? Ma va??
Forse gli australiani, visto come hanno votato le preferenze, si meritano un leader prevedibile, sottotono, diplomatico e mediocre. In fondo chi ci governa, in democrazia, ci rappresenta. Ci fa fare belle o brutte figure con il resto del mondo. Ma siamo noi, a decidere. E’ sempre colpa o merito di chi vota alla fine.
E meno male che non sono cittadina. Altrimenti non avrei saputo chi scegliere e se scegliere.
Avrei preferito non votare, ma udite udite………non si può fare!
Altra news australiana: se non voti, ti fanno la multa!!! E’ tutto vero e documentato!! Certo puoi astenerti, ma devi sempre andare alle urne.
Il mio coinquilino un anno era all’estero, non ha potuto votare e quando è tornato a casa gli è arrivata la lettera con tanto di multa e richiesta di motivazioni sul mancato voto!
Questi non sono normali!!!!
Fatemi diventare cittadina, poi vedete come ve li sistemo gli australiani….
La Maga di Oz , futuro primo ministro australiano (con questo nome, si intende…)