Magazine Per Lei

Emigrare dove

Creato il 10 marzo 2013 da Elenatorresani

hit the road 3

Tutti l’abbiamo sentito dire fino alla nausea dopo aver appreso i risultati delle ultime politiche: “Emigriamo!”
Del resto, uno stato che vota al 30% le stesse persone che lo hanno condotto nella merda in cui si trova dimostra uno spirito suicida difficile da accettare. Se questo rigurgito d’indignazione civile si associa poi ad una crisi economica che non promette di finire, un mercato del lavoro che ogni giorno genera disoccupazione e disperazione, un’eurozona che sceglie l’austerity a tutti i costi sacrificando i diritti dei deboli e lasciando intoccati i privilegi dei forti, la voglia di andarsene rischia di dilagare.
Sì, ma andarsene dove?

hit the road

Questa cartina (grazie a Davide Scalenghe che me l’ha inoltrata) mostra le zone del mondo in (grave) recessione e quelle in crescita economica: andarsene da un paese in profonda crisi verso un altro che è più o meno nella stessa situazione non ha molto senso. Certo, non tutti stanno politicamente a pezzi come noi, quindi – in caso di ripresa – hanno più speranze di farcela, e di farcela velocemente.
Non so quanto la nostra società occidentale sarà in grado di elaborare un sistema economico che ci salvi dalle ceneri del capitalismo e dal consumismo, soprattutto perchè – da quel che vedo – nessuno vuole rinunciare a quest’illusione prosciugante.

MONDO_CRISI

Su Peoplemovin (un progetto di Carlo Zapponi, italiano emigrato in UK) è possibile poi vedere i grandi flussi migratori del mondo, giusto per farsi un’idea: l’Italia, ad esempio, produce flussi migratori (colonna di sinistra) principalmente verso Germania, Francia, Stati Uniti, Canada, Svizzera, Australia, Argentina, Belgio, Regno Unito, Spagna, e riceve i flussi migratori (colonna di destra) soprattutto di Romania, Albania, Marocco, Cina, Ucraina, Filippine, Tunisia, Polonia, Macedonia, India.

hit the road 1

Analizzare la situazione economica e migratoria del paese che potrebbe interessarci è un buon punto dal quale partire.
Italians in fuga è poi un sito che può darci altri spunti, attraverso le storie che vi si possono trovare, i consigli, le procedure, le novità.
Non so se esista un elettorato migliore della classe politica che lo rappresnta, o se la classe politica è sempre lo specchio del popolo elettore.
Però la vergogna che si prova in certi momenti, abbinata al fatto di non riuscire più a lavorare o a vivere dignitosamente, e senza nemmeno riuscire a vedere il benchè minimo istinto di sana sopravvivenza, può portare una fetta di popolo a porsi più d’una domanda.
Prendere atto non basta più.

hit the road 2


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :