Prima o poi capita a tutti coloro che vivono all’estero da emigrati, quelli senza il gran lavoro ben pagato, quelli senza le mille comodità, la casa nel quartiere alto, il fuoristrada e la tata stile Mary Poppins. Ok magari capita anche a loro ma secondo me, se succede, avranno anche mille modi per mascherarla bene o comunque ce l’hanno sia che stanno a casa loro sia che siano espatriati in un diverso paese.
La crisi di nervi dell’emigrato.
Poi ci siamo noi, quella della povera generazione degli emigrati per lo più in fuga da una realtà tristemente reale, alla ricerca di quel benessere di cui si fa tanto parlare -perché all’estero è meglio- noi, non high skilled migrant, ma forse più high dreams migrant.
Hai voluto la bicicletta e ora pedali (e non potevo scegliere frase fatta più adatta all’occasione!)
Prima o poi se non vi è capitato vi succederà, arriverà il momento in cui vorreste urlare, strapparvi i capelli, battere i piedi a terra e mandare a quel paese tutti per far sentire chi siete, far emergere la vostra indole combattiva da bravo italiano e urlare al mondo che voi valete 100 volte tutti loro, che hanno solo avuto la fortuna di nascere in un Paese benestante dove si seguono le regole passo passo e dove per carità a sgarrare un po’ e l’unica elasticità mentale di cui ho bisogno è l’elastico che sta sui capelli.
The Jump, by Vincenzo D’Innella Capano
Sopraffatti dallo stress, stanchi delle porte in faccia e delle prese in giro alla pizza mafia mandolino, stanchi di non capire ancora quella lingua alla perfezione e di dover sempre giustificarvi che “no sorry i don’t speak dutch” fate un bel respiro e… Immaginatevi diventare dei giganti, come Alice nel Paese delle Meraviglie al cospetto della regina di cuori: siete Voi i più forti, fatevi sentire, dite quello che pensate!
La crisi dell’emigrato fa parte del processo del trasferirsi all’estero.. E’ una crisi salutare, è quel gradino più alto che una volta superato ci farà vedere quel gran bel panorama al di la del muro..Ok dovremo ancora abbattere il muro ma almeno ora lo vediamo e siamo più forti.. Tutto sta è non far durare la crisi un periodo troppo lungo e arrivare al punto di rottura con più forza che mai.
Io, dopo la mia splendida lezione di Yoga Detox della prima Domenica dell’anno, oggi ne ho dette di tutti i colori alla mia vicina di casa, per la questione del parcheggio della mia bici. La biondona con la puzza sotto il naso sbrontolava e io con immensa soddisfazione ho parcheggiato la bici proprio dove a lei non piace. Oh sorry. No I don’t speak dutch ( per la terza volta in due mesi..)
E se fino ad ora sono stata una persona accomodante-da quando vivo in Olanda- Ora basta, è arrivato il momento di prendere la situazione sotto controllo, alzare la voce e trasformare la crisi di nervi in grande energia positiva (per me) e negativa.. per chi voglio io !