Un “solido” Cop-Movie?
Conosciamo benissimo il grande amore che Hollywood ha per i crime drama. Alcuni lungometraggi sono davvero degni di nota, altri lasciano il tempo che trovano. End of Watch con il bizzarro sottotitolo Tolleranza Zero, appartiene invece a una diversa categoria; con la presenza nel cast di due noti attori hollywoodiani, il lungometraggio cerca di stupire ed affascinare il pubblico grazie ad una solita sceneggiatura, invece si ritrova a raccontare una vicenda dal sapore di già visto.
Diretto da David Ayer, la mente che ha portato sul grande schermo pellicole come Training Day ed Indagini sporche, End of Watch è ambientato nella città degli Angeli, e racconta la storia di due amici, colleghi e poliziotti, disposti a tutto pur di ripulire le strade dalla città dal crimine che dilaga. Una vicenda che ha qualche eco con una fortunata serie tv americana, SouthLand, soltanto che il lungometraggio rispetto allo show televisivo, punta su inseguimenti, sparatorie a gogo, piuttosto che sulla caratterizzazione dei personaggi. Brian Taylor ha il volto del sempreverde Jake Gyllenhaal, invece l’attore Mike Zavala è Michael Peña; loro sono due giovani colleghi di pattuglia, due eroi dei nostri giorni, che per un esiguo stipendio sono pronti a mettere a repentaglio la loro stessa vita pur di salvaguardare Los Angeles.
In se per se End Of Watch è una storia di amicizia, di onore e coraggio, che i due protagonisti riescono a interpretare nel migliore dei modi; il film forse più che altro è un modo per rivedere il carismatico Jake Gyllenhaal in un ruolo da vero duro, dopo averlo visto in alcune commedie di discreto successo. Però buone interpretazioni e un’ambientazione malsana e metropolitana, non bastano per trasformare questo lungometraggio in qualcosa di diverso nel panorama cinematografico. Un po’ come le serie tv, anche il cinema in fatto di crime-drama, non riesce a dar vita a qualcosa di interessante e fuori dagli schemi, proponendo una miscela ben congeniata di azione e drammi personali, senza però creare qualcosa di innovativo. Questo film è la prova palese. Nonostante dal regista ci aspettavamo qualche emozioni in più, End of Watch sembra un lungometraggio che fatica a trovare la strada, che intrattiene ma non emoziona.
In arrivo nelle sale dal prossimo 22 novembre, questo Cop-Movie, intrattiene quanto basta ma sicuramente non arriva al cuore dello spettatore. Il vero punto di forza della pellicola, sono i due attori che sono calati perfettamente nella parte, ed alcuni colpi di scena ben assestati; i 109 minuti della film trascorrono quasi piacevolmente, ma in un panorama di scialbi remake e reboot di poco impatto, forse lungometraggi come End Of Watch potrebbero avere qualche possibilità in più di emergere in un affollato panorama cinematografico; eppure quei poliziotti dal cuore tenero e dediti alla giustizia a tutti costi, rende il risultato molto irreale.
di Carlo Lanna