In un anno imprecisato ma molto avanti nel futuro le macchine hanno ridotto l’umanità in schiavitù costringendola all’obbedienza tramite fasce metalliche simili a corone che rilasciano violente scariche elettriche.
In questo scenario post-apocalittico si forma una stramba alleanza tra la ribelle fuggitiva Trip (il solito gran pezzo di gnocca videoludica) e Monkey un agilissimo personaggio vagamente ispirato a Son Goku, eroe della trilogia di DragonBall ideata da Akira Toriyama: non passa certo inosservata la somiglianza con l’eroe dell’anime giapponese, dai capelli appuntiti modello Super Sayan al bastone che si allunga.
Trip e Monkey dovranno attraversare tutta l’America, da est ad ovest, fino ad arrivare al villaggio della giovane tra incredibili acrobazie e epiche battaglia tra il nuovo Goku e fortissimi automi ipertecnologici armati fino ai denti.
Enslaved: odissey to the west è il titolo di questa straordinaria avventura videoludica sviluppata ed edita da Ninja Theory che uscirà ufficialmente il 7 ottobre prossimo e che io ho potuto testare su Playstation 3.
La grafica, manco a dirlo, è a dir poco strepitosa con numerose sequenza filmate inframmezzate ad azioni di gioco spietatamente veloci; se a questo aggiungiamo una fotografia molto curata e ambienti di gioco straordinariamente dettagliati nella loro complessità possiamo tranquillamente convincerci a fiondarci nei negozi.
Anche il motore di gioco è di tutto rispetto anche se, a dir la verità, i movimenti di Monkey danno una forte sensazione di de javù: se si sta un pò attenti infatti e non ci si lascia prendere la mano dall’azione si nota facilmente quanto le sue acrobazie sembrino identiche a quelli del protagonista della saga di Prince of Persia e quanto le azioni d’attacco somiglino per dinamicità e ferocia a quelle dell’eterno Kratos di God Of War.
Nel complesso Enslaved è un ottimo videogames che di sicuro può tenerci attaccati allo schermo per vedere come andrà a finire.