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Enslaved: Odyssey To The West – Due vite, due destini, un’avventura leggendaria

Creato il 22 marzo 2013 da Scimiazzurro

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 PRO: La storia fantastica; I due protagonisti; L’ambiente post-apocalittico.

 CONTRO: Limiti tecnici; Ritmi a tratti troppo bassi; L’impossibilità di godersi il

 doppiaggio originale nella versione italiana.

 GRAFICA: 8,5

 SONORO: 9,2 (vers. originale) – 8,3 (vers. italiana)

 DIVERTIMENTO: 8,7

 LONGEVITA’: 8,3

 VOTO: 8,7

 Dopo tre anni dall’uscita del controverso Heavenly Sword, i ragazzi di Ninja Theory, in collaborazione con artisti del calibro di Alex Garland e Andy Serkis (attore che ha interpretato Gollum/Sméagol nella trologia del Signore degli Anelli) decidono di mettersi all’opera su un titolo che punta prima di tutto ad emozionare e sorprendere. Enslaved riesce in questo difficile compito grazie ad una storia originale e all’incredibile lavoro degli attori virtuali.

In un mondo post-apocalittico, popolato ormai dai robot, il destino di due protagonisti si incrocia. In questo fantastico viaggio prenderemo i panni di Monkey, giovane ragazzo con movenze e abilità da scimmia, il cui passato è sconosciuto. Ad accompagnarlo troveremo Trip, una bellissima ragazza dai capelli rossi con poteri e conoscenze informatiche.

Le vicende iniziali si svolgono su di una nave volante nella quale i due protagonisti sono rinchiusi. Fortunatamente, entrambi riescono a scappare, precipitando al suolo con l’aiuto di una capsula delle nave stessa. Il rapporto tra i due, in un primo momento è forzato, dato che la ragazza volendo tornare a casa e preoccupandosi per se stessa, costringe Monkey ad aiutarla fissando una fascia sulla testa del protagonista. La fascia, appunto, strumento con la quale Trip impartisce ordini all’uomo-scimmia. 

Con l’avanzare dell’avventura il rapporto tra Monkey e Trip diventerà sempre più forte, trasformando i due in una vera e propria squadra, con l’obiettivo di tornare a casa e scoprire chi o cosa li ha rapiti.

Il limite tecnico del titolo è evidente, data la forzatura del team di sviluppo nel voler  mettere in breve tempo il videogioco in commercio. Ma se da un lato balzano agli occhi texture poco rifinite o cali di fluidità abbastanza frequenti, dall’altro il mondo di Enslaved riesce a sorprendere per l’ambiente originale e splendido nella quale ci ritroveremo. I paesaggi modificati dalla guerra e dalla natura che andremo ad incontrare sono curati splendidamente e a tratti mozzafiato.

Il lavoro svolto dai due attori che interpretano Monkey e Trip è qualcosa di straordinario. Difficilmente non vi innamorerete delle loro interpretazioni. Detto questo, dispiace dire che inspiegabilmente nella versione italiana del titolo, non sarà possibile selezionare la lingua originale, costringendo il giocatore a seguire l’avventura doppiata in italiano, rovinando in parte lo splendido lavoro di recitazione svolto nella versione originale. Peccato davvero. 

Altra nota che fa storcere un po il naso sono le arrampicate, sempre lineari e molto semplici. I combattimenti invece, rendono molto vario l’approccio. Spesso potremo decidere se proseguire in maniera stealth oppure affrontando un gruppo di nemici (robot) armati di bastone e concatenando combo e attacchi stordenti. 

Enslaved offre ben poco oltre la storia principale, fortunatamente le sue dieci/dodici ore le raggiunge senza particolari problemi, con ritmi molto variabili tra loro.

GIUDIZIO: Enslaved: Odyssey To The West è un titolo originalissimo, con trama e narrazione ben sviluppati, ed un finale profondo e misterioso. Il punto forte del titolo è di sicuro il rapporto tra i due protagonisti che riuscirà ad appassionarvi e a farvi chiudere un occhi su alcuni difetti tecnici. Peccato per il grosso (e stupido) limite della versione italiana.

                                 

http://www.youtube.com/watch?v=NmfAORuigW0


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