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Epitaffio per la sovranità nazionale

Creato il 29 gennaio 2015 da Giovanni Fonghini @giannifonghini
A proposito del governo Tsipras e della sovranità nazionale ho pubblicato su Facebook questo post: "Sarò all'antica, sarò superato, non lo so. Ma che Juncker inviti "caldamente" un presidente del consiglio liberamente eletto dal popolo a recarsi quanto prima a Bruxelles da lui mi fa rabbia da morire. La sovranità nazionale è diventata uno straccio sotto i piedi degli eurocrati. E quelli che tanti anni fa, sulla mia sponda come su quella opposta, dicevano di voler fare la rivoluzione trovano la cosa assolutamente normale".
Si dice che la vendetta sia un piatto da mangiare freddo. E' vero, pure in politica. Decenni fa i miei avversari mi dicevano che in quanto militante del Fronte della Gioventù non ero democratico e rivoluzionario come loro.Dicevano di voler cambiare tutto, che avrebbero incendiato il mondo. Molti anni sono trascorsi e quegli avversari - ma pure purtroppo tanti miei compagni di viaggio - nel frattempo sono diventati i pompieri ferventi del verbo della Troika che senza alcuna legittimazione popolare ha massacrato in nome del rigore e del pareggio di bilancio alcuni stati sovrani europei e i loro popoli. Ebbene io che ero additato come reazionario valuto oggi gli scenari attuali con considerazioni e pensieri ancora più incendiari dei miei stessi pensieri giovanili. Il governo Tsipras ha già bloccato alcune privatizzazioni e uno dei primi disegni di legge prevede il ripristino dello stipendio minimo a 751 euro. Sono misure che si muovono nella direzione del ristabilimento dello stato sociale, duramente messo alla prova dall'UE, dalla BCE e dal FMI. Sarà una strada tutta in salita quella del nuovo governo, ma è la strada secondo me giusta per ridare almeno un po' di giustizia sociale ai greci.
Giovanni Fonghini

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