(by Marius)
Il calcio italiano sta cambiando fisionomia.
Non grazie a un progetto portato avanti dalla Federazione, dalla Lega o grazie a riforme dettate dalla politica ma per normale evoluzione da parte delle società per adattarsi e sopravvivere al mercato globale, i Club si stanno modificando per poter competere ai livelli a cui eravamo abituati fino a pochi anni fa o per gettare le basi per poterlo fare tra qualche anno.
La Juventus, in tal senso, pur mantenendo la stessa storica proprietà, si è posta all’avanguardia in Italia costruendo uno stadio di proprietà di livello europeo con cui potrà davvero fare la differenza anche nei conti economici. Paradossalmente la retrocessione del 2006 ha consentito alla Signora di ripartire da un “punto zero” potendo portare avanti un progetto che è andato oltre il semplice risultato sportivo ed è tornata ai vertici del calcio italiano in meno di sei anni.
Le milanesi si sono invece ritrovate negli ultimi tre anni a dover fronteggiare la crisi economica prolungata e l’inizio dell’applicazione del Fair Play economico voluto dal presidente Uefa Michel Platini.
L’Inter si trova a un punto epocale della propria storia ultracentenaria, la famiglia Moratti, dopo quasi vent’anni di investimenti e spese sesquipedali, si trova nella posizione di dover far cassa con la cessione della società nerazzurra al magnate indonesiano Erick Thohir. L’Inter potrà ora forse seguire il sentiero tracciato da Chelsea, Manchester City, Paris Saint Germain?
La Roma è già alla terza stagione della gestione americana con due progetti già naufragati, andrà meglio il terzo tentativo?
Il Milan è in stand-by, a parte qualche giovane interessante con buone potenzialità, non ha ancora concluso nulla sul mercato non riuscendo neppure a sbolognare Robinho. Le ultime due stagioni sono già state poco succose per il mercato rossonero mentre sono state molto proficue per le casse amministrate da Galliani. A breve anche la storica sede di Via Turati, come promesso lo scorso anno da Barbara Berlusconi, diventerà un’entrata economica grazie alla vendita con lo spostamento della sede societaria al Portello.
Il mercato del Milan negli ultimi dieci anni si è spesso fatto negli ultimi giorni di Agosto ma quest’estate potrebbe essere ancora più estenuante, molto forse dipenderà dall’esito della sentenza di terzo grado nel processo che vede come imputato il Presidente rossonero. Anche per la squadra più titolata di Milano negli ultimi anni si è spesso parlato di cessione della maggioranza o della totalità delle quote a magnati russi, mediorientali o albanesi ma finora nulla si è tramutato in realtà. Forse, come per l’altra sponda del Naviglio, anche in casa milanista si potrebbe tornare a investire massicciamente solo perseguendo la strada della proprietà estera.
Napoli e Fiorentina invece sembrano potersi permettere grandi colpi, il presidente De Laurentis asserisce di disporre di oltre 120 milioni di euro da versare nel mercato, da capire se in quello calcistico o in quello cinematografico…
La Viola ha messo a segno alcuni colpi parecchio interessanti e forse potrebbe essere l’antagonista dei bianconeri da settembre.
C’è purtroppo da sottolineare che queste due squadre hanno ceduto due fuoriclasse come Cavani e Jovetic all’estero. Il nostro calcio è ora tecnicamente più povero, stiamo forse davvero gettando le basi per la rinascita ma siamo sicuramente ancora in mezzo al guado del cambiamento.
Quando dovremo aspettare per vedere ancora le nostre compagini alzare al cielo la Coppa dei Campioni?