Magazine Diario personale
Sono sempre più convinto che l’Intelligenza sia una rara malattia, e che la società sviluppi contro di essa anticorpi sempre più micidiali. Ieri leggevo la lodevolissima iniziativa di Venezia, dove il Comune ha distribuito alle maestre delle fiabe gay. Ma il mio pronostico è che la cosa verrà stoppata, magari da una bella insurrezione genial-genitoriale. Nel frattempo, ci sarebbe già stata l’immediata obiezione di una dotta psicologotta, che avrebbe affermato: “No al rovesciamento, è una realtà minoritaria”! (Abbastanza rasoterra e tristanzuola, come obiezione: quindi nello studiare geografia nasconderemo ai bambini l’esistenza degli islandesi, perché sono pochi? Nelle lezioni di zoologia censureremo i quasi estinti koala?)Ora, a parte il fatto che parlare ANCHE di realtà minoritarie non significa “rovesciare” un bel cazzo di niente (non credo che a Venezia intendessero mettere le fiabe gay AL POSTO delle altre), non viene a nessuno il dubbio che MAGARI la realtà gay e bisex è “minoritaria” proprio per via del fatto che fin dalla culla cominciano a vangarci i maroni con le babbucce rosa e azzurre, e le sciarpine rosa e azzurre, e a farci il lavaggio del cervello a suon di stucchevoli principotti buzzurri che salvano e sposano stucchevoli princifessine rosa? O per via del fatto che genitori e zie cominciano già dall’asilo nido a inquisire il bambino con domande sciocche e petulanti su “come si chiama la sua fidanzatina”, e la bambina su “come si chiama il suo fidanzatino”? Ma che terrore hanno, questi paladini dell’eterosessualità obbligatoria e precocemente inculcata? Che per colpa dei gay i quasi otto miliardi di homo (mica tanto) sapiens si estinguano, come sostengono i genialoidi del Krescete & Moltiplicatevi? Certe argomentazioni, certe preclusioni pelose e fanatiche al solo PARLARE ai bambini dei diversi orientamenti sessuali, il considerare tabù anche il solo FAR SAPER loro che altre differenti realtà e altri differenti ma degnissimi Sentimenti esistono, sono cose che non si discostano molto dalle putride leggi omofobe dei fascisti russi. E affretteranno l'estinzione dell'Intelligenza.
2 DUECENTO SCRITTORI DI TUTTO IL MONDO CONTRO putiN: IL VOSTRO NICK È ASSENTE, MA GIUSTIFICATO
A proposito: leggo anche, nel frattempo, che l’unico "scrittore italiano" firmatario della lettera aperta a putiN sarebbe “il triestino Antonio Della Rocca”.Tranquilli, miei amati lettori: non è che io non l’abbia firmata per-ché sia uno schifoso omofobo, o un vigliacchetto da quattro soldi: è che proprio non me lo hanno chiesto. Già, ma io, dimenticavo, in questo paesucolo che manda in classifica cabarettisti, deejay e pelapatate resto pur sempre uno Scrittore Non Autorizzato…
D'altra parte, piaccia o non piaccia a certa gente che io sia uno scrittore, e piaccia o non piaccia a me il dover essere italiano, resta pur sempre il fatto che sono anch'io uno scrittore italiano, e quindi, per quanto la mia precisazione possa apparire superflua o addirittura ridicola, mi sembrava giusto farla.In ogni caso, se vi capitasse di leggere quel testo sul web o su qualche giornale, fate conto che la mia (im)modesta firma CI SIA.
3 MA QUANTO MI STARÀ SUL CAZZO NAPOLEONE?
Napoleòn già mi stava pesantemente sui cojòn in quanto guerra-fondaio e megalomane. Adesso scopro che non solo il torsolo di minchia non amava dormire, non solo a causa delle sue fisime antisonno obbligava i professori a tenere le lezioni in piedi per non rischiare che si addormentassero (?!), ma che è pure famoso per la seguente stupida e odiosissima frase: “Agli uomini bastano quattro ore di sonno, alle donne cinque, agli imbecilli sei”. Poi, guarda caso, scopro che Uomini del calibro di Michelangelo, Leonardo da Vinci, Kafka, Einstein dormivano dalle dieci alle dodici ore. Alla faccia degli imbecilli, caro il mio nefasto nanerottolo!Io, manco a dirlo, dormo tantissimo. Tiè.
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