Sei il tipico studente senza lode e senza infamia, te la cavi, in alcune materie anche molto bene, in altre meno, ma alla fine ce l’hai sempre fatta.
I tuoi genitori nel corso degli anni hanno dovuto ascoltare dai tuoi insegnanti ogni volta lo stesso ritornello: “Potrebbe fare di più, se solo si impegnasse….”
E tu non capisci, non sei d’accordo, perché non è vero che non ti impegni, studi invece, ti sforzi, ma non sempre la tua fatica è ricompensata, e questo ti delude, ti fa passare la voglia, spesso lasci perdere.
Caro ragazzo il tuo problema è la fiducia in te stesso, poca, non accetti le sfide, non te ne accorgi, ma ti accontenti. Se i tuoi insegnanti hanno visto in te delle potenzialità inespresse, sta tranquillo che ci sono, è il loro mestiere capire queste cose.
Questa volta però, la sfida è arrivata davvero, perciò metti subito da parte i tuoi soliti “non ci riesco, non sono capace.”, capovolgili, falli diventare “ce la farò, e anche bene!”, non fermarti ed abbatterti alla prima difficoltà, tenta, riprova, non abbandonare la partita.
Non è l’esame che devi temere, ma la mancanza di fiducia nelle tue possibilità.
Hai il terrore del foglio bianco che sembra riflettere il vuoto che senti in testa, sbagli, la tua testa non è vuota, è solo occupata dalla tua enorme paura di non essere capace, che seppellisce ogni cosa, anche quelle di cui sei sicuro e che sai bene.
Non è questo il tuo problema, il tuo problema è la resa, devi avere paura di non avere il coraggio di andare a fondo, di non provare e riprovare fino allo sfinimento, perché chi non cede, vince.
Il centro del mondo non è la domanda di cui non sai la risposta, ma quella a cui sai rispondere e puoi farlo bene, concentrati su quella e dimostra quanto vali.
In bocca al lupo.