Molto prima che gli uomini comparissero sulla terra i cristalli stavano già formandosi sulla crosta terrestre. Un giorno o l’altro, un essere umano si imbatté per la prima volta in uno di questi scintillanti esemplari di regolarità per terra, o ne ruppe uno con qualche suo strumento di pietra, e, quando questo cadde rotto ai suoi piedi, egli lo raccolse, lo osservò nella sua mano aperta e rimase stupefatto.
M.C. Escher- Passi verso l’infinito- tratto da Il mondo di Escher- Milano 1978
Erano i primi anni di Università quando, tra i lucidi di una lezione di mineralogia, comparve questa immagine.
Fu amore a prima vista e da quel momento cominciai a cercare notizie sull’autore, ma dovetti aspettare qualche anno ( allora non c’era internet!) prima di poter finalmente vedere le altre opere di Escher, anche se solo riprodotte in un libro ( il mondo di Escher). Da allora, la magia di quell’ incredibile artista non ha mai smesso di affascinarmi e non mi perdo una sua mostra ( non è vero: ancora mi mangio le mani per essermi lasciata sfuggire, nel 2000, quella organizzata dal dipartimento di matematica nella Biblioteca Universitaria di Bologna!).
Oggi quindi, sfidando la pioggia e il vento di tramontana, sono andata a vedere le opere di Escher proprio qui, nella mia città, nel bellissimo palazzo Albergati di Bologna. E la mostra non mi ha delusa. E’ allestita benissimo: i gli aspetti scientifico/psicologici dell’arte di Escher sono sapientemente trattati e tutto è predisposto per incuriosire e sorprendere il visitatore.
Assolutamente necessario vederla! E’ aperta tutti i giorni, lunedì compreso dalle 10 alle 19.
Tra l’altro, attualmente a Bologna è in corso anche un’altra bellissima mostra, a Palazzo Fava
” Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice”
con pezzi veramente spettacolari .
Che aspettate? Bologna è bellissima sempre: in questo periodo assolutamente imperdibile.