Molta curiosità e scalpore ha destato la preghiera che Papa Francesco ha pronunciato toccando la fronte di una persona in diretta a piazza San Pietro durante l’incontro con i movimenti ecclesiali di domenica 19 maggio 2013.
Inizialmente si è parlato di un esorcismo, ma il Pontefice lo ha definito «uno speciale gesto di attenzione e benedizione particolare». Durante il video si nota chiaramente una reazione non ordinaria dell’uomo appena le mani di Francesco hanno toccato il suo volto. Nel nostro articolo abbiamo pubblicato un video in cui ci si focalizza proprio su questo.
Già allora abbiamo parlato della stretta collaborazione tra gli esorcisti e i medici psichiatrici, in nome del legame e del reciproco rispetto tra scienza e fede cattolica. Sull’interessante sito web www.aleteia.org è stato inoltre pubblicato un video realizzato il giorno dopo in cui è stato chiesto ad alcuni esperti di prendere posizione e affrontare pubblicamente questa misteriosa tematica.
Ospiti di questa breve conversazione (mezz’oretta di dibattito) sono stati don Gianni Sini, esorcista, autore di “Quando parlo con il diavolo” (Sugarco Edizioni); il prof. Luigi Janiri, psichiatra, ordinario di psichiatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nonché responsabile di molte attività ambulatoriali del Policlinico “A. Gemelli” di Roma; Francesco Vaiasuso, per molti anni posseduto dal demonio e co-autore del volume “La mia possessione” (Piemme), assieme al vaticanista di “Repubblica” Paolo Rodari. Ha condotto il giornalista di Radio Vaticana Fabio Colagrande.
Riportiamo in particolare alcune parole dello psichiatra Janiri, che ha anche partecipato a degli esorcismi: «I fenomeni di esorcismo sono molto interessanti per lo psichiatra. Devo convenire sul fatto che solo una minoranza delle persone che dicono di essere impossessato lo sono poi realmente. Nella grande maggioranza di casi si parla invece di casi psichiatrici, e questo è confermato da tutti gli esorcisti». Ha quindi continuato: «Ritengo ci debba essere una formazione specifica da ambo le parti: per gli psichiatri sapere quali sono i casi e i criteri secondo i quali ci si trova di fronte a dei casi di competenza dell’esorcista, dall’altra parte è molto giusto che ci sia una formazione di tipo psicopatologico anche degli esorcisti per sapere quali casi vanno mandati dallo psichiatra». Buona visione!
Qui sotto il video del dibattito realizzato da Aleteia