Da tempo guardavo questa ricetta con curiosità e ammirazione: sul web potete trovare numerosi post che magnificano la bontà di questo piatto, il cui sapore promettono essere presso che uguale all’originale di carne.
Quel che mi chiedevo io era però se questo sugo fosse veramente buono anche per noi onnivori impenitenti, o fosse una leccornia solo per palati naturalisti!
La settimana scorsa, presa da una corrente di inguaribile ottimismo, ho deciso di mettere da parte tutti i miei timori e di prepararle al terribile marito e all’innocente prole!
Ora, ve lo giuro su quello che ho di più caro al mondo, mio marito, Chicco, il terribile, dopo averlo mangiato non ha assolutamente capito che non fosse ragù tradizionale e se ne è uscito con un “è più buono di quello di mia mamma!”. Giurooooooooooo!!!
(Per una volta) concordo con lui (dai scherzo amore!) (tanto non mi legge!)!
Questo ragù è ottimo, io ho rischiato di mangiarne metà a cucchiaiate direttamente dalla pentola!
Dato che il sugo era 100% vegetale ho pensato di non mangiarci l’uovo settimanale nella sfoglia delle tagliatelle, ma di utilizzare delle tagliatelle secche senza uovo (non so bene come si chiamino, comunque sono molto buone e si trovano di semola, ma anche di farro e kamut addirittura al supermercato!).
Quando però Chicco ha visto che anche Cecilia aveva pranzato con lo stesso menù, ha mangiato un po’ la foglia iniziando a chiedermi con cosa fosse, perché era impossibile che io dessi il ragù di carne alla piccola (in effetti…).
E’ passata più di una settimana ma ancora non gliel’ho detto… custodirò questo segreto fino all’aldilà… ragù in bocca anche voi… mi raccomando!!!!!!
P.S. Con queste dosi viene un bel po’ di ragù, ma secondo me vale la pena farne un bella dose per poi congelarlo e trovarselo già pronto all’occorrenza. In caso vogliate sperimentare una dose più piccola, dividete tutto per quattro! P.P.S. Non conoscevo la soia granulare ma il risultato è stato così buono e simil-macinato che mi suggerisce di provarci a fare anche delle polpette!!!
Ingredienti: 3 gambi di sedano 1 carota
1 cipolla dorata
2 spicchi d’aglio
200 g di soia granulare
2 litri di passata di pomodoro
1 bicchierino di vino bianco o rosso
un pizzico di fruttosio (o zucchero)
Procedimento: Mettete dell’acqua in una pentola e non appena bolle salate (o usate un cucchiaino di dado vegetale fatto in casa, se l’avete) e lessate la soia granulare per 10 minuti (in questo modo la reidratiamo). Scolatela e strizzatela per bene.
Lavate e pelate le verdure, eliminate la parte più esterna "filamentosa" del sedano e tagliatele tutte finemente. Mettete gli spicchi d’aglio in una padella insieme a l’olio, fatelo imbiondire un po’ e poi buttateci dentro il trito di verdure. Dopo qualche minuto aggiungete anche la soia granulare e lasciate a rosolare un po’, dopo di che sfumate con un bicchiere di vino.
Quando il vino sarà evaporato, aggiungete anche la passata di pomodoro (io non l’ho aggiunta tutta in una volta, ma in due step, in modo da regolarmi sulla quantità effettiva necessaria). Regolate di sale e pepe, e aggiungete una punta di fruttosio (o zucchero). Cuocete a fuoco lento per almeno un’ora, in modo che il sugo si asciughi un po’, mescolando tanto in tanto.
Lessate le tagliatelle, scolatele e conditele con il vostro meraviglioso ragù!
Con questa ricetta partecipo al contest di Le Mezze stagioni:
ed al contest di Le delizie di Feli