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Estro e tradizione langarola in Baladin

Da Marco1965_98 @foodstoriestwit

Langarolo figlio di viticoltori, Teo Musso ha il sogno di conciliare Bacco con Cerere, Vino con birra. E su questo sogno ha costruito nel ’96 un birrificio, Baladin, che all’inizio aveva l’impianto per la fermentazione in vasche da latte usate, nell’ex pollaio dei genitori, mentre la produzione in un altro locale, il tutto collegato con un “birrodotto” sotterraneo. Oggi il primo vero mastro birraio artigianale italiano, continua a produrre con materie prime coltivate da lui, passando le sue birre prima in acciaio e poi in botti di Barolo e di whisky anche per due anni. teo musso.jpg
Nascono prodotti che sono vera e propria sperimentazione, estro e visionarietà da parte di Teo e una bevanda da intendersi come un vero e proprio “vino d’orzo” adatto sia a tutti gli abbinamenti col cibo, sia alla meditazione, come l’ultima nata Xiaoyù, che non è un omaggio alla Cina, bensì il nome di un personaggio immaginario creato dalla fantasia di sua figlia, dal sentore di passito al naso ed un finale in bocca con note di cioccolato. E’ una birra ad alta fermentazione che ha subito un processo di macro ossidazione e dodici mesi di maturazione, in botti da whisky scozzese delle Islay, che le donano un naturale aroma torbato.
E poi birre con farro orzoomaggio ai grandi vini bianchi, con riso “nerone” del vercellese per birre omaggio ai grandi vini rossi, la speziata Nora, adatta alle cene etniche, la birra alla zucca da abbinare a formaggi e dolci, la Mama Kriek, dedicato alla mamma di Teo che ha pulito le ciliegie griotte per il figlio, e ispirata alle fruttate belghe, acidulata e ideale come aperitivo, in un’escalation di creatività e di passione per questo prodotto che in Musso diventano occasioni per condividerlo con gli altri, sia produttori, sia appassionati.
E poi sidro, cedrata, spuma nera, ginger e lo “sconfinamento” dalla produzione all’ospitalità, nella birreria con ristorante, una bottega di design, una sorta condivisone di una ricetta per tutti i birrai (Open Baladin) e addirittura un riad ad Essaouira, in Marocco. Dove altro arriverà Teo Musso? Siamo curiosi…. inserito da Elena Bianco

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