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Eticamente (inaccettabile) / Note

Creato il 28 marzo 2013 da Marianna06

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Nelle società ineguali la democrazia risulta fortemente indebolita, perché accade che la politica si pieghi al valore della grande ricchezza: lobby ben oliate e con potenti mezzi impediscono interventi a favore della ridistribuzione, come risulta essere la tassazione progressiva sui redditi e  i patrimoni.

E’ quanto scrive Sabina Siniscalchi, giornalista della Fondazione Culturale “Responsabilità Etica”,ospite di una rubrica di economia e finanza umanitaria, nel prossimo  numero di aprile della rivista “Missione Consolata”, edita dai missionari della Consolata in Torino.

Dopo la seconda guerra mondiale- sottolinea la Siniscalchi – lo sviluppo economico dell’Europa è andato avanti per tre decenni puntando sempre sull’allargamento delle opportunità e sulla creazione di società più inclusive.

La stessa cosa è avvenuta nelle “tigri asiatiche”: la Corea del Sud, ad esempio- prosegue la giornalista – ha distribuito i benefici della crescita ai propri cittadini, incrementandola ulteriormente.

E anche il governo brasiliano negli ultimi quindici anni ha basato lo sviluppo inarrestabile della propria economia sulla lotta alla povertà e sull’aumento del benessere per la maggior parte della popolazione.

Dunque le ricette oggettivamente non mancano ma il primo passo (anche Oxfam docet e non solo) è che, per risolvere il problema (disuguaglianze sempre più macroscopiche nel mondo), esso va innanzitutto riconosciuto e considerato immediatamente una priorità politica.

Dovrebbe avvenire così anche in Italia- conclude Sabina Siniscalchi – che purtroppo, tra i Paesi europei, è uno dei più diseguali.

E di mio io  aggiungo, se mi è concesso, che quanto sta accadendo in questi giorni per le consultazioni  atte alla creazione di un nuovo “governo”, un governo che è indispensabile al Paese, è quanto di più squallido gli italiani abbiano potuto avere modo di vedere dalla nascita della Repubblica fino ad oggi.

Il “re è nudo”. Certo che lo sappiamo. Eppure occorre tirare fuori ,di necessità, a denti stretti, tutte le energie sane del Paese, quelle molte o poche che siano rimaste, per impedire un  danno grosso e irreversibile,difficilmente riparabile.

Pensiamoci. E pensiamoci bene.Tutti.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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