L’EA7 Milano, ultima italiana superstite, delude fortemente nella prima partita delle Top 16 dell’Eurolega 2014/15, facendosi sconfiggere di 20 lunghezze dai russi del Nizhni Novgorod, squadra debuttante a questa fase della massima competizione continentale per club, una sorta di Champions League del basket. La strada per ripetere (o migliorare) il risultato della scorsa edizione, in cui i lombardi furono eliminati ai quarti di finale dal Maccabi Tel Aviv, poi campione, parte dunque decisamente in salita.
L’Olimpia impiega più di quattro minuti per muovere lo score ed interrompere il parziale iniziale di 0-8 con una buona penetrazione di Gentile, perno del quintetto base accompagnato da Hackett, Moss, Samuels e Kleiza. Ma, dopo parecchi errori in attacco (5 punti in sette minuti) e letture poco attente in difesa, Milano trova un ispirato MarShon Brooks per entrare definitivamente in partita e chiudere il primo quarto addirittura in vantaggio per 16-14.
Il confronto è molto fisico e regala intensità soprattutto a livello di stoppate, di cui il numero 9 dei russi, Parakhouski, si dimostra un ottimo produttore, oltre ad esibirsi in un paio di schiacciate sui buchi della difesa milanese. Malgrado alcuni errori dalla lunetta, l’EA7 raggiunge il +9 con una tripla di Kleiza, un’accresciuta efficacia difensiva ed un jumper di Gentile. Il Nizhni, tuttavia, si conferma squadra ostica da distaccare e costringe Milano ad andare all’intervallo lungo sul 35-31, distacco per nulla rassicurante.
Ed il rientro sul parquet si rivela uno shock. 19 punti subiti in metà terzo quarto e Milano si ritrova a -10 in svariate occasioni senza riuscire a contrastare il gioco muscolare degli avversari. La seconda metà del periodo è possibilmente ancora peggiore della prima ed il debutto in queste Top 16 assume i contorni dell’incubo, soprattutto perché contro la squadra più abbordabile del gruppo: il 28-9 dei dieci minuti rispecchia il dominio dei russi, diventati cecchini infallibili (11/15 dal campo), e all’ultima pausa Gentile e compagni sono sotto di 15 punti.
Milano toppa anche l’approccio dell’ultimo quarto (5-0) ed il 64-44 a 8:30 dalla sirena finale suona come una condanna. Sensazione confermata per di più dalla reazione nulla dei ragazzi di Banchi, ormai rassegnati anche da un’ottima gestione del Novgorod, guidato da Rochestie (19 punti e 8 assist) e Thompkins (19 punti e 15 rimbalzi) in grande spolvero. I tiri della formazione italiana continuano a martoriare i ferri dei canestri del Mediolanum Forum ed il match scivola via nelle salde mani degli uomini in nero. Il risultato finale dice 79-59 per il Nizhni, ossia, per differenza, un mostruoso 48-24 nel secondo tempo. Emblema della serata di Milano sono gli 0 punti di Daniel Hackett, con uno sconcertante 0/8 al tiro.
Le Top 16 durano più di tre mesi e questo tracollo costituisce il primo di 14 partite, ma, se guardiamo gli altri nomi delle squadre del girone F, l’imbarcata, pur episodica, di stasera non lascia presagire niente di buono per il prosieguo dell’Eurolega dell’Olimpia.
Nel gruppo di Milano questi gli altri risultati:
Fenerbahce – CSKA Mosca 81-84 (OT)
Laboral Kutxa – Anadolu Efes 67-72
Unicaja Malaga – Olympiacos 61-69
Nel gruppo E, infine:
Stella Rossa – Belgrado-Real Madrid 72-79
Alba Berlino – Barcellona 80-70
Galatasaray – Zalgiris Kaunas 78-69 (giocata martedì)
Panathinaikos – Maccabi Tel Aviv 83-76 (giocata martedì)
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake