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Europa League: Inter, ecco D’Ambrosio! Toro spuntato

Creato il 18 settembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ricomincia l’Europa del giovedì, l’Europa League prende il via e lo fa con due impegni difficili per le nostre contendenti: alle 19.00, infatti, l’Inter è impegnata in Ucraina contro il Dnipro, mentre il Torino è atteso in Belgio dalla sfida col Club Bruges.

Parte bene la stagione europea dei nerazzurri: i ragazzi di Mazzarri superano lo scoglio Dnipro grazie al gol di DAmbrosio e si godono la momentanea vetta nel girone F. Non felicissimo, invece, l’esordio dei granata, incapaci di andare in gol contro la compagine belga e salvati dagli interventi di un ottimo Gillet.

DNIPRO – INTER

Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Vidic, Juan Jesus; D’Ambrosio, Hernanes, M’Vila, Kuzmanovic, Dodò; Guarin; Icardi.

Dnipro (4-2-3-1): Boyko; Fedetskiy, Mazuch, Douglas, Strinic; Kankava, Rotan; Bruno Gama, Kravhcenko, Konoplyanka; Zozulya.

L’Inter sbarca in Ucraina carica di autostima dopo il roboante 7-0 inflitto al Sassuolo in campionato; il pericolo, però, è dietro l’angolo, e Mazzarri lo sa bene: il tecnico toscano già ai tempi del Napoli aveva avuto modo di sperimentare la difficoltà della trasferta in Ucraina e vuole evitare brutte figure.

I padroni di casa fin da subito mettono in mostra una notevole organizzazione difensiva e un buon palleggio, impreziosito dalle giocate personali del talento Konoplyanka. L’Inter, dal canto suo, paga una atteggiamento troppo difensivo, con Guarin e Icardi lasciati troppo spesso da soli a fare a sportellate con la difesa avversaria. Il primo tempo scivola così via senza gioie nè dolori e con qualche dubbio sulle scelte dell’arbitro Zwayer, colpevole di qualche fischio mancato.

Nel secondo tempo, il Dnipro abbassa il baricentro, lasciando più libertà d’azione ai nerazzurri: al 51′, si vede finalmente Hernanes, che serve un bel pallone per il colpo di testa di Guarin, di poco a lato. L’Inter è viva e 5 minuti più tardi ha due grandi occasioni per portarsi in vantaggio: D’Ambrosio ci prova da distanza ravvicinata, ma la sua conclusione viene respinta da un grande intervento di Boyko; sulla ribattuta ci prova Icardi, ma il portiere ucraino si fa trovare ancora una volta pronto. Bisogna però aspettare l’ingresso di Osvaldo per vedere la prima rete: con l’italo-argentino in campo e in superiorità numerica – dopo l’espulsione generosa di Rotan -, i nerazzurri attaccano con maggiore insistenza e al 71′ trovano la via del vantaggio con DAmbrosio, che fa fuori Mazuch e batte con la punta Boyko, segnando la sua seconda rete in Europa League. La rete dell’ex granata basta e avanza ai nerazzurri per gestire la gara e tornare a Milano con 3 punti in tasca e il primo posto nel girone.

CLUB BRUGGE – TORINO

Torino (3-5-2): Gillet, Maksimovic, Jansson, Gaston Silva; Darmian, Benassi, Gazzi, Sanchez Mino, Molinaro, Amauri, Quagliarella.

Bruges (4-3-3): Ryan, Duarte, Meunier, Mechele, Bolingoli-Mbombo, Simons, Silva, Fernando, Vázquez, Felipe Gedoz, Izquierdo.

Il Toro ci tiene a partire col piede giusto in Europa League per lasciarsi subito alle spalle la brutta prova offerta contro la Samp e dare morale ad un ambiente poco soddisfatto di alcune scelte dirigenziali in tema di mercato. L’avversario è il Club Brugge – o Bruges – della leggenda Preud’Homme, squadra divertente e votata all’attacco, che occupa attualmente la 6^ posizione nel campionato belga. Parte bene il Torino, spinto dalle belle giocate offensive di QuagliarellaSánchez Miño e dal dinamismo a centrocampo del giovane Benassi. Il Bruges però non sta a guardare e ci vogliono due interventi di Gillet, al 29′ e al 31′, per tenere a galla i granata; il portiere belga torna a giocare dopo aver scontato la squalifica per calcio-scommesse e lo fa, a casa sua, nel migliore dei modi.

La ripresa si apre sulla falsa riga del primo tempo: le due squadre, un po’ slegate a centrocampo, attaccano a folate, dando vita ad una gara abbastanza spettacolare. Gillet si rende ancora protagonista al 76′, quando salva il Toro sul colpo di testa di Storm, poi nei granata entra il neo-acquisto Martínez, che porta vivacità ed energia alle manovre degli ospiti, senza mai riuscire però ad essere decisivo. Finisce così a reti bianche il primo match di Europa League del Torino: il pareggio non è un risultato da disprezzare per i valori visti in campo, l’impressione però è che a questo Toro manchi sempre qualcosa lì davanti.

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