Mi sembra che il punto di tutto sia l’assenza completa di un qualsivoglia giocatore che abbia mezzo movimento in post-basso.
L’unico attacco strutturato e previsto era usare il cambio difensivo sul pick’n'roll,avere quindi Belinelli in punta marcato da un lungo e sfruttare i mismatch: ecco,mai sfruttato.
Bargs è incapace,ancor prima d’avere un movimento spalle a canestro, di tenere posizione e farsi vedere,anche contro un piccolo!
non riuscendo a ricevere palla si spostava fuori dalla linea di tiro da 3,per dare spazio a Belinelli per andare dentro e battere dal palleggio il lungo che lo marca:non l’ha mai fatto, o s’alzava per sparacchiare un tiro da 3 o un long 2,o scaricava a Bargnani che, sornione, l’aspetta da fuori per smollare una bomba.
Belinelli è troppo grosso,ha perso almeno un passo,e dal palleggio neanche ci prova più ,d’altronde non è che ingrossandosi abbia imparato a mettersi sulle tacche e imparare un giro e tiro dai 2-3 metri.Bargnani non ha capito che andare in post basso non vuol dire girarsi e tirare in fadeaway senza neanche fare 1 singolo palleggio d’avvicinamento. Questo ragazzo rimane splendido ormai soltanto quando, da fuori, fintato il tiro, può mettere palla a terra e andare per l’arresto e tiro o fino in fondo, dove, però, spesso gli manca l’espolosività per finire forte.
Alla fine l’Italia ha retto soltanto quando ha potuto vivacchiare d’intensità difensiva, errori dei tedeschi per poter andare in contropiede o in transizione, dove abbiamo fatto le cose migliori, ed infilare la difesa che ancora si doveva piazzare.
Il Gallo è quello che mi sorprende di più. Indubbiamente l’italiano con più carattere e talento, mi sembra tagliato fuori da qualsiasi gioco in attacco. La palla gira, si fa il pick’n'roll (lui mai coinvolto), si cerca di eseguire lo schema, poi qualcuno la sparacchia da 3. E il Gallo?
Non la tocca mai, non è previsto, se se la trova in mano dopo questi passaggi sterili allora tenta l’iniziativa personale, altrimenti rimane ai margini del gioco. I tiri che fa sono tiri che si va a prendere lui, o da recuperi difensivi, o perchè la palla gli arriva, e decide di tenersela e tirare lui.
Contro la Germania alla lunga questi difetti sono usciti tutti, coperti per lunghi tratti solo dall’agonismo e la pochezza del play tedesco. Dirk è splendido e lo conosciamo, ma è comunque inserito negli schemi, nell’attacco, quando tira muove tutta la difesa e cmq “crea” gioco, possibilità d’andare a rimbalzo.
Kaman rimane un professore in post basso, con varietà di movimenti e capacità di scaricare dal lato opposto.
Insomma questa varietà offensiva, post alto e basso, Dirk che attira raddoppi, scarichi, pick’n'roll, è stato veramente troppo per l’Italia.
A questo punto, se proprio vogliamo cercare colpe, mi sembra chiaro che: o Pianigiani non sa creare giochi per sfruttare le nostre 3 punte, che sicuro hanno più talento dei pariruolo avversari, o quei 3 non ci arrivano, e mentre per Bargnani e Beli il sospetto mi viene, non ho dubbi che il Gallo arriva a fare quello che vuole, se qualcuno lo mette in condizione, e se la caviglia non lo tormenta.
Massimo