Ieri a Milano la Nazionale Italiana si è riunita per prepararsi per partire verso il ritiro e per parlare con la stampa nel media-day; l’occasione è stata ghiotta per sentire le parole dei nostri “Big Three“, Bargnani, Gallinari e Belinelli e del nostro Commissario Tecnico Pianigiani, chiamato alla grande prova di maturità dopo le tante belle cose fatte vedere sulla panchina della Montepaschi Siena. Questa mattina, invece, gli azzurri sono partiti per Bormio, sede del ritiro pre-Europeo di Lituania fino al 28 luglio, che dovrà prepararli alla lunga serie di amichevoli, che speriamo possano formare al meglio i 12 giocatori che voleranno poi a giocare l’Eurobasket 2011.
Le amichevoli partiranno dal trofeo “Gianatti” sempre a Bormio (29-30 luglio), un torneo a Cipro (5-7 agosto), il “Città di Rimini” (12-14 agosto) ed infine il torneo dell’Acropolis ad Atene (23-25 agosto).
Prima di pensare al basket giocato, però, vediamo cos’hanno detto i principali protagonisti della giornata di ieri.
Il ct Simone Pianigiani, ha spiegato cosa vorrebbe che fosse la sua Nazionale:
“Una squadra capace di emozionarsi, come deve accadere a chi veste questa maglia, per l’orgoglio di farne parte. Ma al tempo stesso deve saper emozionare tutti quelli che ci guarderanno. Ci sono squadre molto forti all’Europeo, come la Spagna, ma in quanto a voglia, desiderio di stare insieme, di lavorare, di raggiungere i nostri obiettivi non vogliamo essere secondi a nessuno.”
Marco Belinelli, reduce dall’ottima stagione ai New Orleans Hornets dove per la prima volta in carriera ha potuto giocare i playoff (uscendo contro i Lakers al primo turno) è molto fiducioso di questo gruppo:
“Sia io che il Mago (Bargnani) che il Gallo siamo in grado di dividerci responsabilità e siamo tutti e tre buoni attaccanti, come poi ci definiscono in NBA. Ma per ruolo e personalità dovremo essere i primi a fare gruppo, a dare un “cinque” ad un compagno. Avremo più gli occhi puntati addosso, ma dobbiamo essere la squadra che eravamo dopo l’ultima partita a Bari dell’anno scorso.
Io personalmente mi sento ancora più fiducia addosso derivante dall’aver giocato i playoff NBA con gli Hornets. Ripartiamo dall’anno scorso, dove avevamo finito bene, stavolta c’è anche il Gallo in più e non ho dubbi sul fatto che il clima tra di noi sarà ottimo. Obiettivi? Gli Europei mettono in palio le Olimpiadi, per andarci direttamente bisogna giocare la finale ed allora dobbiamo andare in campo per vincere. Piedi per terra, grande rispetto per le avversarie che sono molto forti ma si deve giocare per andare a Londra, come sognano tutti.”
Danilo Gallinari, anche lui reduce dai primi playoff NBA in carriera, e dal cambio di maglia che l’ha portato da New York a Denver, è invece un po’ più cauto:
“E’ una buona Nazionale, ma dobbiamo partire con il profilo giusto. Il girone è difficile, c’è la Serbia che è arrivata terza agli ultimi Mondiali, la Francia che ha 8-9 giocatori NBA, la Germania che nel caso in cui Nowitzki dovesse esserci cambia decisamente di valore. Per cui, attenzione agli entusiasmi.”
Infine la parola tocca ad Andrea Bargnani, 16esimo miglior marcatore NBA nell’ultima stagione, che però l’ha visto navigare sempre in pessime acque con i suoi Raptors:
”Dobbiamo ripartire dalle buone cose fatte l’anno scorso, sapendo che il livello di competizione sarà molto alto e sulle sei squadre del girone solo tre passano alla seconda fase. Quindi un passo alla volta, il primo obiettivo agli Europei sarà proprio quello di passare il turno. Questa non è sicuramente la Nazionale di Bargnani. Siamo un gruppo, abbiamo costruito un bello spirito l’anno scorso e ora dobbiamo continuare sulla stessa lunghezza d’onda. Il livello che abbiamo raggiunto l’estate scorsa non basterà: dobbiamo alzare l’asticella. E’ vero che in certi ruoli siamo un po’ carenti, ma dobbiamo giocarcela con quello che abbiamo e siamo sicuri andrà bene così!“