Magazine Medicina
“Cercasi malati terminali per ruolo da protagonista. Anche prima esperienza”. Non c'è che dire, lo spot dell'Associazione Coscioni per la legalizzazione dell'eutanasia colpisce e suscita reazioni contrastanti. Qualcuno potrebbe sentirsi infastidito, qualcuno imbarazzato, qualcuno forse addirittura indignato. C'è chi potrebbe dire che la morte è una cosa troppo seria per farci uno spot sopra. Eppure forse proprio perché troppo seria, la questione va portata alla luce. Aveva già suscitato polemiche uno spot realizzato da Exit International e diffuso in Italia sempre dall'Associazione Coscioni e dai Radicali in cui un malato terminale elencava le scelte che liberamente aveva compiuto nella sua vita, dagli studi al lavoro alla famiglia. Chiedeva di poter compiere liberamente un'ultima scelta, quella di morire dignitosamente e senza sofferenze. E messa in questi termini – gli unici corretti – non si capisce davvero dove sia il problema.
Avere una via d'uscita è quello che molti malati terminali chiedono. E non è detto che la useranno, ma il solo pensiero di non averne è angosciante. Una donna inglese affetta da una grave malattia degenerativa che l'avrebbe condotta certamente prima alla paralisi e poi alla morte ha deciso di recarsi in Svizzera, presso la clinica Dignitas dove è consentito il suicidio assistito, quando era ancora in buone condizioni di salute, per evitare di mettere nei guai i familiari che l'avrebbero dovuta accompagnare quando lei non sarebbe più stata in grado di farlo da sola. Quella donna aveva ancora qualche anno di vita in condizioni relativamente buone, molto probabilmente se nel suo paese fosse stato consentito il suicidio assistito avrebbe aspettato ancora qualche tempo e, chissà, forse non vi avrebbe mai fatto ricorso.
Una via d'uscita era quella che chiedeva anche Piergiorgio Welby. La moglie Mina racconta spesso che il marito le aveva chiesto di non chiamare l'ambulanza se (quando) avesse avuto una crisi respiratoria. Piero sapeva che l'avrebbero tracheotomizzato e che da quel momento in poi, essendo completamente paralizzato, non avrebbe più avuto una via d'uscita. Con tutto l'amore che lo legava alla moglie, non le avrebbe mai fatto una richiesta talmente dolorosa e inaccettabile se questa via d'uscita gli fosse stata serenamente prospettata.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Ipocrisia
Mi chiedo perché dei giudici – e con quali competenze di tipo medico – debbano avere potere di vita o di morte nei casi di persone in coma, mentre se una person... Leggere il seguito
Da Loredana V.
OPINIONI, TALENTI -
Il Mambo degli Orsi di Joe R. Lansdale (recensione)
In questo periodo, sto leggendo soprattutto novellette, come vi dicevo. Ho finito volentieri un paio di romanzi (e li ho recensiti), altri li ho messi in stand... Leggere il seguito
Da Bangorn
DIARIO PERSONALE, OPINIONI, RACCONTI, TALENTI -
Tra rinascimento e conservazione: l’accordo di Khartoum e il conflitto sulle...
Print PDFdi Alessandro TintiL’accordo preliminare sottoscritto da Egitto, Etiopia e Sudan lo scorso 23 marzo a Khartoum apre una nuova pagina del conflitto... Leggere il seguito
Da Bloglobal
OPINIONI, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Territorio da bere. Fattoria Sardi Giustiniani.
L’invito a partecipare a questo evento è arrivato appena due sere prima, messaggiando su Facebook con Amelia (Loveat-Italy). Premettiamo che il vino non è... Leggere il seguito
Da Ticonsigliounposticino
ITALIA, OPINIONI, VIAGGI -
Alienologia: I Grigi
Da dove provengono E’ considerazione comune tra i ricercatori del fenomeno alieno, sulla base di prove attualmente in possesso, che un possibile pianeta di... Leggere il seguito
Da Dariosumer
CURIOSITÀ, OPINIONI -
Alienologia: Gli Umanoidi Siriani
Sirio e la costellazione del Cane MaggioreConosciuta anche come Stella del Cane o Stella Canicola (in latino Sīrĭus), Sirio è una stella bianca della... Leggere il seguito
Da Dariosumer
CURIOSITÀ, OPINIONI