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Saranno nominati quattro finalisti tra i quali c'è il vincitore: i quattro vengono convocati in una sinistra magione in un paesino di campagna e qui si accorgeranno di essere prigionieri del Master del blog che comincerà a torturarli facendo venire fuori le loro paure più recondite.
Ne rimarrà soltanto uno, forse....
Evil Things - Cose cattive è un 'opera prima .
In tutti i sensi.
E' il primi film da regista di Simone Gandolfo ( attore esperto) che lo ha sceneggiato assieme a Debora Alessi ed è anche il primo film della neonata casa di produzione Inside Productions creata da Luca Argentero ( che compare in un cameo brevissimo) e da Myriam Catania ( sua moglie, che si occupa anche del doppiaggio).
E' nuovo anche il metodo di distribuzione del film , quando uscito, presente sul territorio nazionale in unica copia che veniva proiettata on demand ( e lo è ancora ) nelle sale che ne avevano fatto richiesta.
Quindi horror e film italiano.
C'è da fidarsi?
Ehm....Ni....nel senso che per essere un horror italiano ultra low budget ( 106 mila euro non permettono tanti voli pindarici ) ha un aspetto dignitoso ma per il resto non c'è molto da rallegrarsi.
La cosa che si nota subito è che il film è pensato più per il mercato internazionale che per quello italiano: è girato infatti in inglese e poi ridoppiato in italiano in modo più che decente, scegliendo un cast di ottimi doppiatori diretti da Myriam Catania, quindi non c'è quell'effetto fastidioso creato dall'attore italiano che si autodoppia spesso con risultati grotteschi per non dire altro.
Anche la confezione è decente con una fotografia che ammanta tutto di plumbeo , anche gli esterni che sono girati in locations discretamente suggestive.
Poi cominciano i dolori : vengono presentati i quattro finalisti che rappresentano i classici stereotipi della carne da macello tipica del film horror.
Personaggi detestabili, vera e propria feccia umana che fa a gara a chi la fa più grossa, tutti di antipatia micidiale, insomma tutte pedine sacrificabili con sommo gaudio da parte dello spettatore.
E qui siamo proprio nel più classico dei clichet del film horror.
Poi arriva la mazzata: già si ritrovano in una casa da cui non sanno più uscire , vengono pure torturati in modo piuttosto "creativo" e in chi si imbattono?
Un master che somiglia tale e quale all'Enigmista di Saw per come agisce e che viene doppiato pure con la stessa voce.
Siamo al corto circuito completo perché da questo punto in avanti la Sagra della Sega dell'Enigmista diventa una specie di avvoltoio che aleggia su tutto il film e poco serve il twist finale , tra religione e malattia mentale, a cambiare le carte in tavola.
L'avvoltoio è sempre lì , fermo , con le ali allargate....
Occorre poi mettersi comodi perché si assiste a una specie di versione apocrifa di Saw, per giunta interminabile.
Eh si perché questo film dura 95 minuti ( durata comunque ragguardevole per un horror ) eppure soprattutto nella seconda parte ho passato più il tempo a controllare l'orologio che a guardare il film...il tempo sembrava non passasse mai, temevo che i minuti fossero diventati 950....
A livello attoriale passiamo dalla decenza di Pietro Ragusa nella parte del master alla totale insipienza di altri personaggi tra principali e secondari, gli effetti e i trucchi funzionano abbastanza, forse sono usati con un po' troppa parsimonia ma si ritorna sempre al budget tuttaltro che milionario...
E poi , insomma , un blog con 10487 utenti on line, sarà che mi è scattata l'invidia, ma complimenti per i seguitori, manco Beppe Grillo aspirerebbe a tanto...
Concludendo è un film in cui l'involucro vale più del contenuto, a cui manca del coraggio per intraprendere una strada nuova e per questo si mette nella scia di modelli consolidati e forse anche oramai obsoleti....
PERCHE' SI : la confezione è decente, Pietro Ragusa è discretamente inquietante, un film italiano che non è una commedia.
PERCHE' NO: poco coraggio, ingenuità , attori lasciati un po' allo sbando , film che diventa presto un clone apocrifo di Saw...
( VOTO : 4,5 / 10 )
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