Dopo aver conosciuto Marco Avella e i suoi piatti in giro per eventi, è giunto il momento di provare anche il suo ristorante. Che ci ha confermato che la sua cucina ci piace assai.
Insalata di seppie, melone e zenzero
Dove si trova: Via Friuli, 77 zona Porta Vittoria
Telefono: 02 54102692
Chiusura: sabato a pranzo
Tipologia del locale: ristorante – bistrot
GLI SPAZI: Una spaziosa sala con vetrine che affacciano sull’esterno. Arredamento di essenziale eleganza: tovaglie bianche, apparecchiatura minimal (con coppetta accanto al piatto per degustare pane e olio), luci soffuse e candele su ogni tavolo. Nell’aria musica molto gradevole con tocchi d’altri tempi come pezzi del Trio Lescano.
Un locale intimo, silenzioso, dall’atmosfera raffinata senza sconfinare nel formale. Consigliato per una serata a due o un’occasione speciale.
IL CIBO: Lo chef Marco Avella ha saputo dare un guizzo di modernità alla cucina italiana tradizionale, rendendo protagonista una delle colonne portanti della tradizione mediterranea: l’olio extravergine d’oliva. Da cui EVO. Gli olii utilizzati in preparazione e in abbinamento sono tutti oli DOP, selezionati tra i migliori produttori d’Italia, così come le materie prime di primissima qualità con un’attenzione per il pesce, di preferenza azzurro ” che lo chef ama cucinare anche a tutela di quel pescato troppo sfruttato e a rischio estinzione, come il tonno e lo spada”. Il menu è stagionale e cambia almeno quattro volte all’anno, nel pieno rispetto della reperibilità degli ingredienti.
Perdonatemi per la qualità delle immagini che non rende giustizia alle pietanze assaggiate per voi, la luce soffusa aiuta l’atmosfera romantica ma non le foto a tavola. Il giudizio complessivo è molto buono sia sulla carne che sul pesce.
Siamo stati accolti da una piccola tartare di salmone crudo accompagnata da un bicchiere di Pinot Nero Spumante metodo charmant della cantina Isimbarda che ci ha poi accompagnato per tutto il pasto.
Premettendo che ogni singolo piatto è stato portato in tavola con il suo specifico olio in abbinamento, iniziamo con gli antipasti, una Tartare di scottona bavarese e dell’Insalata di seppie, melone e zenzero, che hanno confermato il prologo a proposito della freschezza delle materie prime. Per i primi piatti, Fregola mantecata ai gamberi e verdure e Tagliolini freschi alla carbonara di mare ed asparagi, non c’è stato dubbio alcuno che la pasta fresca sia uno dei punti fermi del locale. Divertente il mio secondo, un Vitello tonnato Evoluzione – sottili fette di vitello racchiudono cubotti di saporito tonno fresco, capperi e acciughe a guarnire -, per niente banali i Riccioli di seppia marinata al cedro con crema di patate al prezzemolo.
Una parola sulle verdure: raramente riesco a trovare questa voce in menu a Milano, nonostante il numero dei vegetariani cresca costantemente. In questo caso oltre ad averla trovata ho potuto gustare delle semplicissime patate al forno e una Caponata alla messinese che mi hanno lasciata di stucco.
Per i dolci non c’è stato dubbio a proposito del Cannolo scomposto (leggete: montagnetta di ricotta dolce con pistacchi di Bronte e cioccolato di Modica a scaglie sormontato da due bucce croccanti e leggere). Un’ovazione collettiva, accompagnata di mugolii di apprezzamento ha salutato la fine del nostro pasto
I PREZZI: Continuo a ripetere che bisogna calibrare il giudizio sui prezzi in base alla qualità degli ingredienti e dell’ambiente. Evo ha un ottimo rapporto qualità prezzo. Antipasti a 10 €, primi 12, secondi 18-20, verdure 6-10 (ma attenzione, hanno porzioni degne di un secondo piatto), dolci 6. La bottiglia di vino è costata 18 €.
ALTRO: Personale preparato, gentilissimo e molto attento alle esigenze del cliente.
Serate di musica jazz dal vivo il lunedì sera.