Lavoratrici e lavoratori della ex Golden Lady di Gissi
Dopo quasi un anno dalla chiusura della fabbrica tutte le lavoratrici e i lavoratori della ex Golden Lady di Gissi torneranno finalmente a lavorare. Su L’isola dei cassintegrati abbiamo raccontato la loro lotta dall’inizio, nel tentativo di rompere il muro di silenzio che si era creato attorno alla chiusura dello stabilimento. Spesso le persone estranee a questi problemi ci chiedono a cosa serva protestare. In questo caso è servito a ridare lavoro a 380 persone.
A luglio la società Silda Invest, una delle due aziende insediatesi nello stabilimento di Gissi, ha assorbito 214 lavoratori e lavoratrici ex Golden Lady (che ha trasferito la produzione in Serbia) con contratto a tempo indeterminato, che prevede un periodo di formazione iniziale di 24 mesi per mettere in piedi l’industria calzaturiera. A breve, si pensa per i primi di ottobre, aprirà i battenti anche la fabbrica tessile New Trade, secondo acquirente del sito produttivo, che assumerà il resto delle lavoratrici con contratto a tempo indeterminato.
La notizia viene accolta con gioia ma con la consueta prudenza di chi promesse nella vita ne ha sentito tante, troppe per poter abbassare la guardia. Giuliana, che avevamo già intervistato durante il presidio, ci racconta l’emozione di tornare a lavorare: “Per noi è come un miracolo tornare al lavoro. La New Trade, la nuova azienda che ha rilevato l’impianto tessile è molto disponibile verso le lavoratrici che hanno problemi di famiglia, accordando già un contratto per chi necessità di lavoro part-time”, spiega Giuliana, madre di 4 figli. ”Che rimane da dire? Incrociamo le dita…”
Non dimentica le compagne di lavoro della OMSA, anche loro da tre anni senza lavoro per colpa della scelta di delocalizzare in Serbia. “Mi dispiace molto per le mie colleghe di Faenza, lo devo dire. Mi piacerebbe che si presentasse una soluzione anche per loro al più presto.” Le operaie faentine proprio in questi giorni aspettano le conferme sulle tempistiche di assunzione di 148 operaie da parte di Atl Group, che riconvertirà la fabbrica per produrre divani, come da accordi stipulati lo scorso Marzo.
Seguiremo l’evolversi degli eventi, e ci uniamo all’augurio di Giuliana.
di Marco Nurra | @marconurra
(5 settembre 2012)