di Rina Brundu. Come spesso avviene di questi tempi la più grossa l’ha sparata Beppe Grillo, il quale durante la sua pur lodevole campagna per il taglio degli stipendi dei parlamentari è arrivato fino a scrivere sul suo blog: “Bersani faccia firmare questo documento ai 468 parlamentari del Pd. I parlamentari che decideranno di autoridursi lo stipendio saranno menzionati sul blog”. Manco si trattasse del diario di Samuel Pepys, nel quale diario (nda i blog di una volta), francamente, e se non fosse troppo tardi, potrebbe far piacere essere citati, ma di essere nominati sul blog di Grillo se ne può fare tranquillamente a meno.
Se ne può fare a meno soprattutto quando il grillo-parlante va oltre i confini nazionali ad annunciare che l’Italia è fuori dall’Euro. E poi però pretende che si prendano sul serio le idee che propone e gli uomini e le donne che dovrebbero portarli avanti. Che in questo Paese non si era respirata una atmosfera così bucolica dai tempi della maestrina Cristina di guareschiana memoria, la quale era specializzata nel dare lezioni scolastiche minime a Peppone e ai suoi bravi. Ma noi non siamo gli allievi della signora Cristina, meno che meno viviamo l’Italia rampante del tempo che fu (che, tra le altre cose, ha portato al presente sconquasso), e l’idea di avere un “buon padre di famiglia” che faccia il Presidente del Senato non è proprio ciò che avevamo in mente per salvare-la-faccia-di questo Paese e dargli una parvenza dignitosamente organizzata, moderna e professionale. Un buon padre di famiglia, mestiere degnissimo e molto demanding, dovrebbe fare il buon padre di famiglia, non mi pare esagerato chiederlo.
Come non bastasse il grillo-parlante dimentica che un quarto degli Italiani ha votato l’M5S e gli altri tre quarti non lo hanno fatto: un motivo ci sarà, no? Quindi tra le tante sparate di questi giorni, che si propongono come ciliegine sulla ricca torta del delirio politico generale, e vengono immancabilmente riprese dai giornali (ma lo hanno scoperto solo ora, Grillo?), fanno notizia continuata quelle che ribadiscono la ferma determinazione del comico genovese a non parlare e a non negoziare con il PD e il PDL. Sta per caso mandando a quel Paese 25 milioni di italiani? Il dubbio mi assilla ma l’enigma non è dei più criptici.
E che dire del Bersani e dell’establishment intellettualeggiante e dirigenziale a contorno che pur di non fare un passo indietro – e lasciare che le tante valide nuove leve del PD si fronteggino vis-a-vis con i loro colleghi dell’M5S – permette tutto questo?
EXTRA OMNES – E chiunque si sia rotto i c… come me, scriva che verrà menzionato su QUESTO blog!!!
Featured image Samuel Pepys (Londra, 23 febbraio 1633 – Clapham, 26 maggio 1703) è stato un politico e scrittore inglese.
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