Roma, 22 ottobre 2013 – Il principale protagonista della stagione 2014 di F1 sarà sicuramente il motore. A destare molte preoccupazioni ai motoristi impegnati nello sviluppo di queste unità è il consumo di carburante. I limiti imposti dalla federazione sono due: il consumo di carburante massimo per gara; ed il flusso massimo all’ora.
Il primo dei due limiti imposti dal regolamento è stato fissato a 100 kg di consumo massimo, da intendere però per la sola distanza che va dallo spegnimento delle luci rosse del via alla bandiera scacchi. Le monoposto quindi, in realtà, imbarcheranno più carburante, necessario per il giro di formazione, di ricognizione ed il rientro al box.Il secondo limite invece e sulla portata massima consentita che non potrà superare i 100 kg/h, limite imposto per non esagerare con i consumi di carburante nelle fasi di qualifica, sessioni in cui il consumo di carburante è libero.
Per controllare che i vari team rispettino questi limiti, verranno installati dei sensori che monitoreranno i consumi ed i flussi di carburante del motore e trasmetteranno i dati alla FIA in tempo reale. La produzione di questi particolari sensori è stata appaltata alla Gill Sensor, produttore inglese specializzato nella realizzazione di dispositivi di questo genere, il quale però sembra avere qualche problema…
E’ notizia di ieri che dopo uno speciale test svolto a Silverstone dalla FIA i dati rilevati non sarebbero accurati come richiesto dalle specifiche tecniche. La tolleranza concessa, infatti, sarebbe dello 0,5% mentre l’errore reale rilevato sarebbe addirittura dell’ 1,5%; ben tre volte di più!
Per la fine di ottobre è prevista una seconda fornitura di nuovi sensori alla FIA e ci si augura che questa volta risultino conformi alle caratteristiche richieste. La Federazione quindi, potrebbe correre il rischio, nel caso in cui la Gill non riuscisse a soddisfare i requisiti richiesti dalla FIA, di ritrovarsi costretta ad “affidarsi” ai dati di consumo e flusso forniti dai vari costruttori. Ipotesi che naturalmente la esporrebbe a critiche, nonché a rischi e a dubbi di vario genere.Certamente la realizzazione di sensori ad altissima precisione non è un’impresa facile. A mettere a dura prova l’accuratezza di questi strumenti di misura, che utilizzano gli ultrasuoni per misurare il flusso di carburante iniettato, sono le elevate vibrazioni e le altissime temperature d’esercizio a cui sono esposti. La Gill comunque ha ribadito di poter consegnare i sensori richiesti entro tre settimane dal primo test invernale di Jerez; e da quanto si dice sembra si appresti a testare i nuovi sensori nel prossimo test della Mclaren a Vallelunga il prossimo 11 e 12 novembre.
F1 | 2014: I sensori carburante FIA sarebbero imprecisiF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi