dal vostro inviato a Monza
Sebastian Vettel domina anche a Monza, dove cinque anni fa visse la sua prima gioia in Formula 1, e guadagna altre sette lunghezze in classifica su Fernando Alonso.
L’asturiano parte alla grande, come spesso accade, recuperando un paio di posizioni e sorpassando, dopo pochi giri, il compagno di squadra Massa.
Vettel però è un fulmine e già a un terzo di gara ha scavato un fossato tra sé e gli altri, con Alonso inseguitore ad oltre cinque secondi. La sosta del ferrarista ritardata di qualche giro rispetto al campione in carica si rivela poco proficua, tanto che lo spagnolo si ritrova a dieci secondi di distacco e un arrembante Webber attaccato agli scarichi.
Un peccato l’incidente al via che ha costretto Raikkonen a un passaggio immediato dai box per sostituire il musetto danneggiato, il finlandese era partito dalla sesta fila ma dava l’impressione di poter dare filo da torcere a tutti, tanto che dopo l’inconveniente ha cominciato ad inanellare giri veloci recuperando diverse posizioni, compiendo sorpassi pregevoli e arrivando a battagliare negli ultimi giri con Hamilton, Button, Perez per entrare in zona punti ma fermandosi appena fuori da essa.
Al momento il discorso mondiale sembra strettamente nelle mani della Red Bull e del suo vate tedesco, anche a Monza le curve velocissime hanno esaltato la perfetta aerodinamica di Adrian Newey; a Maranello possono solo sperare in qualche inconveniente delle vetture austriache, la rossa è ben bilanciata ma non ha lo spunto necessario per staccare tutti.
Le diatribe interne peraltro non fanno bene. Massa ormai è un ex, Alonso potrebbe diventarlo se si ostina a lavare i panni sporchi in mondovisione, per di più insultando gli ingegneri di Maranello. Dopo tre campionati, di cui due persi all’ultima gara, sarebbe ora di dimostrare di valere un mondiale.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake