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F1, i top e i flop del gp del Belgio

Creato il 26 agosto 2014 da Simo785

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A cura di Rita Cappiello

Si riaccendono i motori nelle Ardenne dopo la pausa estiva e Spa non delude le attese con una gara spettacolare e ricca di colpi di scena.   Tra i due litiganti, Ricciardo gode. L’Australiano vince il Gran Premio del Belgio, piazzandosi nuovamente sul gradino più alto del podio. Secondo è Nico Rosberg con la Mercedes e terzo Valterri Bottas con la  sua Williams.

Top

Daniel Ricciardo

Come avevamo, un po’ profeticamente, annunciato nel preview, non c’è due senza tre e tre è stato. Terza vittoria stagionale per il giovane talento della Red Bull, che ancora una volta si è dimostrato abilissimo nell’approfittare delle beghe in Mercedes. Si è scelto il tasso del miele, come simpatico animaletto che in qualche maniera rappresenti le sue caratteristiche e l’accostamento si sta rivelando quanto mai azzeccato. Se c’è in giro del miele, state pur sicuri che quel tasso lo troverà e se c’è una sola opportunità di strappare la vittoria alle Mercedes, quest’anno, Daniel la coglierà!…. Incredibile a pensarsi, ma bella storia davvero. Sulla sua gara c’è poco da dire, se non che è stata strepitosa.

Valterri Bottas

Il Finlandese si conferma più che mai in forma con i suoi 4 podi in 5 gare. Non sorprende più vederlo sorridente a godersi il suo champagne a fine gara, oramai sta diventando un’abitudine. E’ lui a sapere sfruttare al meglio il potenziale di una velocissima Williams, portandola sempre a lottare per le posizioni che contano. Ora che Valterri ha dimostrato di saper essere anche continuo nelle prestazioni, cominciano i rumors circa il suo futuro, roseo sembra, se, come dicono, potrebbe vestire d’argento.

Kimi Raikkonen

Per forza. E’ lui il re di Spa. Concedetemelo, anche se posso sembrare un po’ di parte. Ben 4 sono i successi di Kimi in Belgio, su questa pista che tanto ama, e si vede. L’ultimo successo di una Rossa a Spa, è stato il suo. Domenica è partito ottavo, dopo i tanti problemi del venerdì e una qualifica non troppo brillante, ma ha saputo approfittare delle vicissitudini proposte dalla gara nei primi giri ed è stato aiutato da una strategia finalmente aggressiva e d’attacco. Alla fine deve arrendersi all’attacco di Bottas, suo connazionale, su una monoposto più veloce e con gomma più fresca e deve rinunciare a salire sull’ultimo gradino del podio. Resta tuttavia una gara di rilievo la sua, con una gran gestione degli pneumatici, che ha fatto durare oltre i 20 giri, e con grande precisione e costanza di rendimento. Non poteva ottenere di più, neanche con una strategia diversa, vista la superiorità di Mercedes, Williams e Red Bull.

Lotta a quattro per il quinto posto.

Protagonisti degli ultimi lunghissimi giri di gara sono stati: Kevin Magnussen, Fernando Alonso, Sebastian Vettel e Jenson Button, autori di un prolungato, combattuto e molto maschio duello a quattro per la conquista del quinto posto. Non sono mancati corpo a corpo e contatti molto duri, leciti e no, che hanno regalato spettacolo e mantenuto a lungo col fiato sospeso gli appassionati. Alla fine il quinto posto se lo prende Sebastian Vettel. Magra consolazione di una domenica abbastanza anonima per lui nelle Ardenne, in cui, ancora una volta, è finito alle spalle del compagno di squadra e con un distacco notevole, nonostante la Red Bull abbia settato la monoposto nella maniera migliore, viste le caratteristiche della pista, che sembravano imporre al team austriaco una posizione più di difesa che di attacco.

Flop

Nico Rosberg

Come si può includere tra i flop un pilota che si è piazzato in seconda posizione, dovendo anche reagire a problemi inattesi??? In effetti sembra un controsenso. Sarebbe da bambini dire è colpa tua o è colpa mia, quando, si sa, che in gara, contatti e imprevisti sono inclusi nel pacchetto. Però in alcune situazioni entra in gioco anche il buon senso che fa la differenza tra un buon piazzamento ottenuto a pieno merito e uno ottenuto ad ogni costo. Per Nico Rosberg è questa la differenza tra il secondo posto riacciuffato alle spalle di Ricciardo e un eventuale secondo posto che avrebbe potuto ottenere dietro Hamilton.  Quel contatto che ha distrutto la gara di Hamilton e gli equilibri in Mercedes è stato provocato dopo una manovra che risulta priva di buon senso da qualsiasi punto di vista la si guardi. Tale manovra non poteva avere successo, visto che in quel punto, e per lo più in esterno, le probabilità di sorpassare erano inesistenti. La tempistica è stata ancora più assurda, visto che erano passati solo due giri e se davvero Nico era più veloce, avrebbe potuto superare rischiando molto meno in un altro momento.   Ed è stata una manovra senza senso anche se vista dall’ottica Mondiale, visto che a Rosberg anche un eventuale secondo posto dietro Hamilton sarebbe potuto andar bene.  Il risultato: un imbarazzantissimo podio, dove il Tedesco è stato subissato di fischi e una posizione meno solida all’interno del team, viste anche le parole molto dure di Toto Wolf al termine della gara.

Force India

Dopo il bellissimo inizio di stagione, in cui la Force India è stata una piacevole sorpresa, c’è stato un calo sempre più evidente nelle prestazioni che ha portato le due monoposto a lottare per rimanere, e non sempre riuscendoci, nella zona punti.  Chissà se continuerà il declino o ci sarà una rinascita. Di certo questa situazione non giova a Nico Hulkemberg e alle sue ambizioni di accaparrarsi un sedile migliore.

Lotus

In un tunnel senza uscita oramai la Lotus, vera delusione di quest’anno, che annaspa tra i  guai tecnici per un progetto nato male e mai raddrizzatosi e le acrobazie di Maldonado. Di sicuro alla Scuderia di Enstone non vedono l’ora che questa stagione giunga al termine e soprattutto che la prossima possa essere migliore, visto che la rivoluzione, che ha coinvolto questo sport quest’anno, per loro non è mai iniziata.

Qualche altra nota dalla gara di domenica

Anche in Belgio abbiamo assistito a una bellissima gara, emozionante e ricca di colpi di scena. Una gara che, di sicuro, lascerà il segno e qualche strascico polemico, visto quanto è accaduto tra i due della Mercedes. Tutti condanniamo gli ordini di scuderia, è giusto che sia sempre la pista a dare i verdetti, ma come in ogni situazione, c’è un rovescio della medaglia. Vedremo se, anche stavolta, come dopo Monte Carlo, nel Team di Stoccarda saranno bravi a ricucire.  Certo, visto che, nemmeno la pioggia può fermare le Frecce d’Argento, per evitare che il Mondiale si chiuda con troppo anticipo, è bene che ci pensino da soli a mettersi il bastone tra le ruote, non me ne vogliano i tifosi di Hamilton e Rosberg.E ora aspettiamo Monza….


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