Il campionato di F1 2013 ha superato il giro di boa ed ora, dopo la pausa estiva, piloti e team si ritroveranno a SPA, per la gara del 25 agosto. Come sottolineato in maniera lucida e puntuale, nello Zoom di Marius, il mondiale potrebbe essere clamorosamente riaperto, con le carte scompaginate dall’ultimo Gran Premio ma anche dalla inerzia delle ultime gare. Ma andiamo per ordine.
Sebastian Vettel è giunto terzo ed ha consolidato la sua leadership sul secondo in classifica, Kimi Raikkonen, che ha superato Fernando Alonso. Vettel con la sua Red Bull è ancora nettamente il favorito, sia chiaro ma, su un circuito con caratteristiche che premiano la trazione e che quindi doveva essere facile terreno di vittoria, sono emerse lacune imprevedibili e sofferenze del pilota e della monoposto. Seb è un grande, ma il suo chiamare l’intervento di Whiting sulla resistenza arcigna ma corretta di Raikkonen, evidenziano un probabile disagio, che è quello di un pilota che non ama il corpo a corpo ed è forse troppo “viziato” dal vincere facile. Vettel poi ha dovuto combattere con usura gomme e temperature della sua Red Bull. L’astronave di Milton Keynes non ha mai digerito alla perfezione le coperture 2013 e soffre da sempre le temperature elevate.
Chi sembra invece digerire finalmente le gomme Pirelli, pur avendo saltato i test di Silverstone, è la Mercedes. Hamilton ha vinto, si è rilanciato per il mondiale ed ha messo insieme uno di quei week end che lo rendono imbattibile. Per chi sostiene che superare sull’Hungaroring è impossibile, la risposta data in pista da Lewis è netta e incontrovertibile.
Kimi Raikkonen con il secondo posto supera Alonso e si riporta alle spalle di Vettel in classifica mondiale. La Lotus sembra aver imboccato una buona strada nello sviluppo e, se riesce ad evitare gli alti e bassi della prima parte di stagione, può dire la sua. Kimi ha gestito in maniera saggia le coperture, facendo solo due soste e resistendo nel finale in maniera dura ma corretta agli attacchi di Vettel.
La Ferrari di Fernando Alonso doveva essere la sfidante della Red Bull. In realtà, al momento è la quarta forza del mondiale e nonostante tutto, essere a 39 punti da Vettel, è un mezzo miracolo. La F138 era nata bene, ma lo sviluppo è stato deficitario. La Rossa di Maranello è alla deriva. Alonso ha detto: “Servono almeno tre vittori consecutive”. La speranza è l’ultima a morire ma per Fernando è davvero dura.
Prossimi Gran Premi SPA e Monza, piste in cui la Red Bull non dovrebbe essere proprio a suo agio. L’appuntamento in Belgio alla luce di quanto visto e scritto, diventa ancora più interessante. E non dimentichiamo che Hamilton e Raikkonen, a SPA, sono in grado di fare la differenza.