Sebastian Vettel ha messo il quinto sigillo consecutivo, vincendo in maniera caparbia e convincente una gara, il Gran Premio del Giappone, che sembrava potergli sfuggire. Invece anche questa volta il tre volte campione del mondo della Red Bull ha interpretato al meglio vettura, pista e gomme, battendo un ottimo Mark Webber ed un convincente Romain Grosjean.
Il francese in particolare ha condotto a lungo, ha confermato le sue doti di velocità e sembra, al momento, aver lasciato alle spalle i clamorosi errori che spesso hanno caratterizzato le sue condotte di gara.
In India quasi sicuramente Sebastian Vettel si laureerà per la quarta volta campione del mondo, impresa riuscita in passato solo a Juan Manuel Fangio e a Michael Schumacher. Ovviamente è un mero dato numerico e statistico. Lungi da noi qualsiasi paragone, concettualmente inaccettabile per chi conosce di sport.
Il mondiale 2013 lascia ancora in sospeso il secondo posto per il mondiale costruttori, con la Ferrari in leggero vantaggio sulla Mercedes. La caparbietà di Fernando Alonso ha portato alla Rossa un quarto posto che, complice il ritiro di Lewis Hamilton causa contatto alla partenza con Vettel, ha dato prezioso ossigeno alla Rossa.
La sensazione è che la Mercedes sia più veloce ma meno costante, sia in termini di affidabilità che di prestazione dei piloti. Certo è che la Ferrari sta chiudendo in grande affanno. Le energie sono tutte per il 2014 e, con un Felipe Massa tornato alle sue basse performance, tutto il carico, come era prevedibile è su l’asturiano.
Per il resto, aspettiamoci buoni spunti in questi ultimi Gran Premi da Nico Hulkemberg e da un Kimi Raikkonen che, se riesce a piazzare una buona qualifica, riesce in gara a fare la differenza.
Arriva il Gran Premio dell’India, ennesimo circuito artificiale costruito da Hermann Tilke. Questa è la Formula di 1 di oggi… Prendere o lasciare.
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