Nico Rosberg beffa Hamilton e trionfa in Austria. Brutto incidente tra Raikkonen e Alonso, male la Ferrari.
Rosberg bissa il successo dello scorso anno al GP d’Austria con una gara perfetta. Ancora una volta il tedesco batte il compagno Lewis Hamilton nell’ennesimo weekend dominato dalle Mercedes. Terzo Felipe Massa con la sua Williams, il brasiliano riesce a difendersi dall’attacco finale di Sebastian Vettel, costretto a rincorrere per un errore durante il pit stop. Kimi Raikkonen, dopo essere uscito nel Q1 durante le prove, è sfortunato anche in gara: nel corso del primo giro perde il controllo della monoposto ed è coinvolto in uno spettacolare incidente con Fernando Alonso.
La gara
La corsa comincia con una partenza mozzafiato delle Mercedes che duellano fino a quando la corsa è congelata dall’ingresso della safety car a causa dell’incidente tra Raikkonen e Alonso contro le protezioni; Sebastian Vettel mantiene la terza posizione. A spuntarla nel duello iniziale è Nico Rosberg che, quando rientra la safety car, nel corso del settimo giro, inizia a fare tempi record per tenere lontano il compagno di squadra, Lewis Hamilton. Le due Mercedes staccano tutti con dei giri molto veloci, solo la Ferrari di Vettel in questa fase sembra averne abbastanza per non prendere dei grandi distacchi. Dietro, intanto, si scatena la bagarre tra Bottas e Verstappen, con il finlandese della Williams che ha la meglio dopo alcuni sorpassi incredibili. Da sottolineare anche la prestazione di Nico Hulkenberg che, fresco vincitore della 24 ore di Le Mans, è partito carico di entusiasmo e, dopo delle ottime qualifiche, è riuscito ad arrivare sesto con la sua Force India.
Dal 26° giro iniziano i pit stop, e proprio durante la sosta ai box avvengono gli episodi cruciali della gara: al 35° giro Hamilton si ferma e, uscendo dalla pit lane, attraversa la linea di demarcazione della pista. L’infrazione gli costerà 5 secondi al traguardo e con questo provvedimento Rosberg ipoteca il suo successo mentre l’inglese mette a rischio il secondo posto. La grande occasione della Ferrari va in fumo il giro dopo, quando durante la sosta i meccanici hanno un problema con il dado della posteriore destra che fa perdere a Vettel 13 secondi e la terza posizione ora occupata da Massa.
Gli ultimi dieci giri sono stati una battaglia tra Felipe Massa e Sebastian Vettel. Il tedesco ha tentato di insidiare il pilota brasiliano in tutti i modi ma la grande esperienza di Massa uniti alla potentissima power unit della Williams sono bastati per difendere il terzo posto. Più dietro anche il giovane Verstappen e Maldonado hanno lottato a lungo fino a quando il venezuelano è riuscito a passare e ad ottenere la settima posizione. Rosberg arriva solo sul traguardo e festeggia con i meccanici.
Analisi
Per la seconda gara consecutiva, la Ferrari non va a podio. Nonostante la Rossa sia ancora la principale rivale delle Mercedes, non riesce ad imporsi e ad esprimersi ai livelli desiderati. Kimi Raikkonen sembra non essere più in sintonia con lo staff, come dimostrano l’errore nelle qualifiche e le dichiarazione successive. Sarebbero pronti a prendere il suo posto Bottas o Hulkenberg. Sebastian Vettel, invece, guida sempre al massimo delle sue possibilità ma spesso è vittima della sfortuna. La concentrazione deve essere massima nei prossimi Gran Premi per tornare a ottenere risultati.
Le monoposto motorizzate Mercedes sono in continua crescita: la power unit tedesca è potente e affidabile, così la Williams sembra essere tornata competitiva come lo scorso anno con due podi consecutivi e anche la Force India è riuscita a portare a punti entrambe le monoposto. Le Mercedes sono gioielli di tecnologia che almeno per quest’anno non sembrano possano avere rivali, la loro unica debolezza è la pressione con cui corrono Hamilton e Rosberg, nella loro eterna sfida tra compagni di squadra, separati da soli 10 punti di distacco.
La Red Bull nella gara di casa ha dimostrato ancora una volta la sua decrescita. Sembrano distanti i tempi del predominio totale con Vettel e Webber, i motori Renault, infatti, sono poco competitivi e per il prossimo anno lo stesso Marchionne ha aperto ad una collaborazione sulle power unit tra gli austriaci e Maranello. Ad oggi in casa Red Bull l’unica cosa per cui si può essere ottimisti sono le prestazioni dei due giovani Toro Rosso, Verstappen e Sainz. Penalizzato Ricciardo che dimostra di avere la stoffa del grande pilota.
Cola a picco la McLaren, la scuderia più blasonata insieme alla Rossa si trova nella situazione peggiore della sua storia, ancora oggi due ritiri: l’incidente di Alonso e il ritiro di Button ancora per problemi tecnici. La Honda ha compiuto un lavoro davvero pessimo sui motori, la scuderia è in confusione e anche questo weekend sono stati compiuti degli errori che hanno portato forti penalità sulla griglia di partenza ai piloti. Ora tutti gli sforzi sono puntati verso lo sviluppo della monoposto del prossimo anno.
Ordine di arrivo
1 Nico Rosberg (Mercedes)
2 Lewis Hamilton (Mercedes)
3 Felipe Massa (Williams)
4 Sebastian Vettel (Ferrari)
5 Valterri Bottas (Williams)
6 Nico Hulkenberg (Force India)
7 Pastor Maldonado (Lotus)
8 Max Verstappen (Toro Rosso)
9 Sergio Perez (Force India)
10 Daniel Ricciardo (Red Bull)
11 Felipe Nasr (Sauber)
12 Danil Kvyat (Red Bull)
13 Marcus Ericsson (Sauber)
14 Roberto Mehri (Manor)
Out Raikkonen, Sainz, Alonso, Grosjean
Classifica piloti
1 Lewis Hamilton p. 169
2 Nico Rosberg p. 159
3 Sebastian Vettel p. 120
4 Kimi Raikkonen p. 72
5 Valterri Bottas p. 67
6 Felipe Massa p. 62
7 Daniel Ricciardo p. 36
8 Danil Kvyat p. 19
9 Nico Hulkenberg p. 18
10 Romain Grosjean p. 17
Classifica costruttori
1 Mercedes p. 328
2 Ferrari p. 192
3 Williams p. 129
4 Red Bull p. 55
5 Force India p. 31
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