Fabrizio Corona, in carcere dal gennaio 2013, beneficerà della sospensione della pena per motivi di salute. Potrebbe essere affidato alla comunità Exodus di Don Antonio Mazzi.
Il “re dei paparazzi” Fabrizio Corona, uno dei prsonaggi sopra le righe più chiacchierati d’Italia, torna a far parlare di sè. Questa volta, però, non se ne parla per una delle sue tante bravat, ma a causa di un provvedimento del magistrato di sorveglianza Giovanna De Rosa, per effetto del quale il fotografo potrà beneficiare di una temporanea sospensione della pena per motivi di salute.
Corona è detenuto da più di due anni nel carcere di massima sicurezza di Opera, a seguito della sentenza definitiva che lo condanna a 5 anni di reclusione per l’affaire Vallettopoli (a cui si sono aggiunte altre condanne per bancarotta, fino ad arrivare a oltre 14 ani di pena). Accusato del reato di estorsione aggravata, il fotografo era fuggito in Portogallo per sottrarsi alla pena, ma era stato individuato ed arrestato a Lisbona. In difesa di Fabrizio Corona, e a sostegno della sua richiesta di Grazia parziale presentata a Giorgio Napolitano, si erano schierati tra gli altri il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio e il cantautore Adriano Celentano. Dal canto suo il paparazzo chiede una seconda possibilità e sostiene che il carcere l’ha cambiato: secondo i legali il loro assistito soffrirebbe di “seri disturbi psocologici e psichiatrici” e necessiterebbe quindi di un periodo di sospensione della pena per permettere la cura, accordato dal giudice.
Tra le personalità indulgenti nei confronti di Corona si può annoverare anche Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus per il recupero di tossico dipendenti. Don Mazzi aveva dichiarato, il 15 gennaio scorso, che la sua comunità era pronta ad accoglierlo. Tuttavia non è ancora stata specificata la struttura presso cui sarà svolta l’attività di cura e riabilitazione.
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