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Faccia a faccia con la burocrazia

Creato il 01 agosto 2014 da Alessia1983

In generale credo che nessuno ami avere a che fare con la burocrazia, uffici pubblici, documenti e quant’altro, qualsiasi sia il paese di residenza. Io non sono un’eccezione, sia ben chiaro. Soprattutto perchè vivendo all’estero ogni cosa diventa più complicata, sia per il discorso lingua sia per il fatto che non si conosce bene il sistema e quindi spesso e volentieri ci si ritrova a fare passaggi inutili e a perdere tempo.

Quando abbiamo acquistato l’auto, ad esempio, ci siamo dovuti scontrare con dei cavilli burocratici a causa della nostra nazionalità, di cui nessuno era a conoscenza. Praticamente essendo italiani e avendo carta d’identità, patente e passaporto italiani, avremmo dovuto recarci direttamente all’ufficio di motorizzazione per fare il passaggio di proprietà, dal lunedì al venerdì, con un certificato di residenza non più vecchio di 3 mesi mentre un olandese (o uno straniero in possesso di qualche documento olandese) avrebbe potuto fare tutto recandosi semplicemente all’autosalone dove ha comprato la macchina o in un punto post.nl (supermercato o tabacchino che sia, visto che qui non esistono gli uffici postali così come li intenidamo noi, ma corner multifunzionali all’interno di esercizi commerciali, come Albert Hein o Primera). Il tutto si sarebbe svolto in 5 minuti con un pagamento di 8 euro (si avete capito bene il passaggio di proprietà di un’automobile in Olanda costa 8 euro!!!!)

A noi invece, a causa del nostro documento italiano il tutto ci è costato 2 settimane di “sbattimento”, a causa soprattutto dei due weekend e dei giorni di festività nazionale nel mezzo (sfiga nella sfiga) . La legge è cambiata ufficialmente il 1 gennaio 2014 quindi nessuno sapeva bene che cosa fare, nè il rivenditore (si sarebbe potuto informare, è vero, ma la sua buona fede era lampante, pensate che per ben 2 volte è venuto sotto casa a prendere Stefano per fare tutti i vari giri di uffici, a mò di taxi…quanti in Italia avrebbero fatto lo stesso?!?), nè tanto meno gli altri expat che fino a dicembre avevano fatto passaggi di proprietà direttamente al negozio di cartoleria sotto casa. Lo stesso certificato di residenza è bastato richiederlo on line e dopo 3 giorni ci è arrivato a casa. Ovviamente non sapendolo, Stefano ha provato ad andare al comune, perdendo quindi altro tempo, senza riuscire ad ottenerlo.

È che ci risulta ancora difficile da capire che in Olanda il 99% delle operazioni burocratiche si possono svolgere on line attraverso il digid, siamo troppo abituati alle code kilometriche, alle attese interminabili, in uffici fatiscienti, sporchi, senza aria condizionata in estate, con personale pubblico il più delle volte scorbutico e impreparato.

Comunque, chiusa la parentesi “acquisto bolide”, in questo periodo abbiamo dovuto pensare anche al pre-riconoscimento di fagiolino, quindi di nuovo un faccia a faccia con la tanto amata burocrazia! :-)

Ho chiamato il numero ufficiale del Comune di Rotterdam (14010) e dopo aver parlato mezzora con l’impiegato, il quale mi ha fatto 155 domande (per carità gentile ma un pochino logorroico) siamo riusciti a prendere l’appuntamento per fare questa benedetta pre-registrazione!

Il giorno x all’ora y (anzi mezzora in anticipo), siamo arrivati alla sede del comune in Delfshaven (Looiershof 1). Ufficio nuovissimo, pulito, silenzioso, con angolo giochi per i bambini, bagni pubblici (donne, uomini e disabili) anche questi pulitissimi, profumati e con la carta igienica (in Olanda NON MANCA MAI!!!!), personale gentile, disponibile, parlante inglese e preparato.

Mi è tornata alla mente l’immagine di me che entro al Comune di Genova di Corso Torino, con mio padre, un paio di mesi fa, per richiedere la manleva elettorale per poter votare in Italia pur essendo residente all’estero. La signora all’ingresso che smistava le persone non sapeva che cosa fosse l’Aire, gli uffici fatiscienti, i cartelli scritti a penna su un foglietto di carta attaccato con un pezzo di scotch alle porte marce e scrostate, i mille uffici che ho dovuto girare perchè nessuno sapeva come autorizzarmi a votare nel seggio dell’ultima residenza Italiana (per fortuna da cittadina informata sapevo che era mio diritto e che loro DOVEVANO trovare un modo per farmi votare in Italia, altrimenti avrei potuto chiamare i carabinieri!), i servizi pubblici indecenti, sporchi, senza carta igienica e con la puzza di fumo (essendo già in dolce attesa ho dovuto visitare anche quelli)…insomma, uno non è che vuole fare sempre paragoni, lamentarsi dell’Italia e lodare l’Olanda, ma come si fa? Come si fa a non arrabbiarsi di fronte a queste cose?

Gli olandesi per molte cose sono approssimativi e spartani (basti pensare a come costruiscono le case, leggi qui) ma per quanto riguarda la RES PUBLICA, i servizi, il vivere comune sono davvero imbattibili e io ringrazio ogni giorno di vivere in un paese così civile!

È vero non c’è il cibo buono, il clima bello, il “genio” e l’ “estro” made in Italy (sembra che queste siano le cose di cui più gli italiani residenti in Olanda lamentino la mancanza), non c’è il caos, la flessibilità e tutte queste cose tipiche del Belpaese…ma qui, a differenza di lì, c’è un Paese che funziona! Servizi efficienti, dipendenti pubblici che lavorano, cittadini che non si ritrovano dentro un flipper ogni volta che devono avere a che fare con la burocrazia…e questo, per il momento, mi basta!


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