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Faccia d'Angelo: un successo annunciato.

Creato il 13 marzo 2012 da Dagored
Faccia d'Angelo: un successo annunciato.
Sky Tv la strada del successo con le serie dedicate ai criminali la conosce bene, dopo averla ben sperimentata per due anni con "Romanzo Criminale, quella dedicata alla famosa "Banda della Magliana, che fu un successo straripato perfino all'estero.
Che anche le vicende della "Mala del Brenta", l'organizzazione criminale guidata da Felice Maniero, il "Faccia d'Angelo" del titolo era quindi che prevedibile. Bastava in fondo riproporre i soliti ingredienti delle storie sui grandi criminali, per riscuotere l'attenzione del pubblico: un personaggio cattivo ma non troppo, simpatico e intelligente, qualche storia d'amore condita con qualche scena porno soft e la cosa è fatta, anche se a dire il vero la prima puntata è sembrata piuttosto piatta e non all'altezza della serie diretta da Stefano Sollima..
La realizzazione della serie ha naturalmente sollevato le polemiche inevitabili che sempre accompagnano queste iniziative. Già a proposito del film tv dedicato alla leggenda di Sante Pollastri, il rapinatore ciclista, rimarcavo come questo tipo di film non possono non andare a ferire coloro che dai quei criminali sono stati colpiti, loro o loro cari, e che sarebbe meglio non produrre opere filmiche direttamente legate a certi nomi, tristemente noti per le loro violenze anche su persone inermi. L'opera cinematografica è per sua natura inadatta a certe operazioni, se non nella forma del documentario.
Un'altra ragione per non usare nomi e riferimenti direttamente riferibili a persone esistenti o esistite è nella natura stessa di questi film, che sono tutt'altro che rappresentazioni fedeli di quanto è accaduto. La storia di Felice Maniero poi è in questo caso quasi totalmente inventata, tanto che lo stesso ex criminale veneto ha sconfessato tutta la ricostruzione che della sua vita hanno fatto gli autori del film, ancora prima che andasse in onda.
Faccia d'Angelo: un successo annunciato.
Ma alla produzione non interessa compiere una ricostruzione fedele delle imprese di Maniero e dei suoi amici. L'interesse di una televisione commerciale è quello di catturare spettatori per vendere gli spazi pubblicitari e fare profitti. Si potrebbe sperare che almeno punti a un risultato artistico di eccellenza, ma pare invece che ci si accontenti di un fabbricare un prodotto standard, in grado di accontentare i gusti della maggior parte degli spettatori.
Per questo le serie televisive, sia che raccontino fatti ispirate a persone reali sia che illustrino storie di fantasia o meglio ancora si ispirano a famose opere letterarie, si assomigliano tutte e tutte sollevino sempre critiche negative, o perché, come Faccia d'Angelo, romanzano e quasi mitizzano personaggi negativi, oppure perché non sono aderenti alle vicende reali delle vite dei personaggi che si vorrebbero ricordare, basti pensare alle polemiche sulla biografia romanzata dell'attore Walter Chiari andata in onda qualche settimana fa, oppure perché tradiscono completamente lo spirito dei capolavori della letteratura dai quali vengono tratte.
Sono lontani i tempi in cui la Rai, monopolista televisiva, produceva film televisivi di gran qualità, che magari venivano realizzati con mezzi più modesti, ma che puntavano con grande attenzione alla precisione tecnica e a quella dei contenuti. Rivedendo quelle realizzazioni, che sono disponibili in rete anche su youtube, sembra quasi di assistere a dei capolavori perduti e oggi irrealizzabili, essendo la qualità sacrificata alla ricerca del profitto.

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