Grazie ad un ottimo andamento azionario a Wall Street, il gruppo che fa capo a Facebook oggi dovrebbe poter vantare una capitalizzazione superiore ai 200 miliardi (il doppio di quella prevista tempo fa per il suo debutto in borsa) e che gli permette di avere un “valore“ superiore a moltissime storiche corporate, come per esempio la IBM.
Per molti analisti si tratta di un cambio epocale:
- il sopravvento del Soft(ware) sull’Hard(ware)?
- il predominio della socialità sulla tecnica?
- il maggior valore delle relazioni umane sui freddi numeri?
Naturalmente no
questa dicotomia è solo una forzatura. Una cosa non esclude l’altra; anzi all’opposto, possiamo parlare semplicemente di due facce della stessa medaglia, strettamente interconnesse fra loro.Di certo però, il sorpasso di Facebook è il sintomo di una tendenza, l’evidenza di un mondo che sta cambiando (se non è già cambiato), della nascita di nuovi modelli di business che hanno stravolto il mercato del lavoro e che presto stravolgeranno la vita di tutti noi.
Presumibilmente il social network di Zuckemberg prima o poi verrà anch’esso superato da qualcos’altro, ma il trend – a parere mio – sarà questo per molto tempo ancora.
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