C'è una sottile angoscia che cresce nel fatto che ormai sono diventata io quella che si alza prima al mattino.
Per 28 anni sono stata abituata a vedere e sentire casa mia illuminata a giorno, con i rumori dei bagni e delle tazze della cucina a partire almeno dalle 6 del mattino...
Ora se apro gli occhi alle 9, dai vetri della mia porta vedo ancora tutto al buio, sento silenzio.
Mi alzo per andare in ospedale, a scuola, in reparto, a Napoli, a Nocera, e mi ritrovo a camminare in questa casa buia, accendo la luce in cucina e non c'è nè odore di caffè nè sgranocchiare di biscotti e fette biscottate.
Se sono fortunata, mi sento salutare dalla stanza mentre mi infilo le chiavi nella tasca del cappotto.
E' come il NULLA che avanza nel regno di Fantasìa...