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Famiglia con cane in prestito (e un bilancio)

Creato il 25 maggio 2011 da Stimadidanno
Famiglia con cane in prestito (e un bilancio)
Giorni di crescita per noi, per me, questi.
G. nelle ultime settimane ci ha sfidato con meticolosa puntualità.  M. e io stiamo cercando con fatica uno stile genitoriale comune di fronte a questi episodi, un modo compatto ed univoco per contenere la stanchezza di tutti ed interpretare i messaggi irruenti; ogni volta, dopo la bufera, ci ricordiamo a vicenda che siamo una coppia - anche - perché tra il caldo, la sfiancante minorenne, i mezzi pubblici sovraffollati e (fill in the blanks......................) c'è spesso la necessità di fare nodi al fazzoletto.
Da un paio di giorni va un po' meglio, G. sembra più calma. Si vede proprio quando le sta per partire la scena madre... si ferma, occhiata interrogativa, sospira e la butta sul ridere. Stellina, sta elaborando anche lei.
C'è bisogno di calma e silenzio. C'è bisogno di acqua, bicicletta e salti. Presto la manderemo di nuovo dai nonni per qualche giorno; vedremo se l'esperimento porterà nuove frustrazioni o sarà da considerare una buona prova generale per il mese di luglio, con la certezza che dopo questa estate ci sarà una G. diversa, grande, in qualche modo più strutturata. Anche noi ci ritroveremo diversi, credo.
Voglio fissare l'atmosfera di questi giorni che piano piano stiamo imparando a gestire. Come quando era neonata, ho la sensazione che non appena avrò la situazione completamente sotto controllo G. si sarà già trasformata, ponendomi nuove sfide. Allora c'erano solo il pianto, la dermatite e le mille ipotesi. Oggi ci sono ancora i pianti, ma anche i molti, dolci e buffi linguaggi.
Fissiamo anche il bello di questi caldi giorni, dunque. Nonostante tutto, a parte le intense parentesi esplosive, G. non sembra per niente turbata. Anzi, se possibile è sempre più creativa ed energica. Questo ci rassicura molto, non pare avercela troppo con noi, in fondo.
Il suo teatro non ha chiuso i battenti, ha solo cambiato spettacolo. Ora è un po' meno animista (non chiama più il passeggino-giocattolo "il mio bambino"), ha ridotto i filoni narrativi e ridimensionato gli oggetti di scena. Gioca a fare la maestra, la mamma, l'amica. Papà e mamma sono invitati a recitare ruoli secondari, senza discostarsi troppo dalle indicazioni di scena ("facciamo che tu eri la signora alla cassa e io ti chiedevo se c'era la pasta e tu mi dicevi 'è chiuso'?").
La Bionda viaggia, viaggia tantissimo. Tunisia, la montagna, Bologna (ma perché???), Londra. Ci si va con il tram numero 9 - dice - che si prende a Incadorna. Parla spesso di traffico e parcheggi. Per ovviare i problemi che affliggono i milanesi va spesso in moto, che poi è il cavallino di plastica, esatto, quello che volevo portare in garage. Ovviamente noi la moto manco ce la sognamo.Dopo un periodo di pigrizia, ha anche ripreso a disegnare.
I fogli si riempiono di personaggi sempre più caratterizzati. Qui sopra, in senso orario:
1) Giulia con i ricci
2) Paprika
3) Il papà con le orecchie grandi ("è arrabbiato?" "no è venuto così")
4) La mamma con il seno.
Curioso che come animale di famiglia non abbia rappresentato la Tarta, ma il cane di un altro bimbo!
Così è (se vi pare).

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