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Famiglia Cristiana dalla parte di Pisapia. La cristianità che ipoteca il proprio futuro…

Creato il 25 maggio 2011 da Iljester

Famiglia Cristiana dalla parte di Pisapia. La cristianità che ipoteca il proprio futuro…Famiglia Cristiana parte all’attacco e apre la propria personale campagna elettorale per Milano. Ovviamente con Pisapia. Perché – come sapete – l’elettore che difende i valori cristiani sta a sinistra, legge Repubblica e L’Unità, bazzica i centri sociali, sostiene il riconoscimento delle unioni fra i gay e la possibilità per queste persone di adottare bimbi, approva la costruzione delle moschee e dunque porge non solo l’altra guancia, ma anche il resto con il proprio voto. Mentre a destra c’è chi si ostina a difendere l’anacronistica trilogia dei valori Dio Patria e Famiglia, i valori cristiani, i principi di libertà e democrazia, la famiglia naturale e tutta quell’accozzaglia di insensatezze che tanto comprovano la «limitatezza» etica del cristiano «crociato». 
Insomma, se dobbiamo dirla tutta, il cristiano (moderno, e cioè il non-cristiano) non dovrebbe avere dubbi da che parte stare, secondo la personalissima visione di Famiglia Cristiana: dalla parte di Giuliano Pisapia. Seppure l’elettorato che egli rappresenta, un giorno impedì al Papa di parlare all’Università La Sapienza e ben vedrebbe l’abolizione dell’art. 7 della Costituzione, e magari, in un eccesso di integralismo laicistico, anche la cancellazione del crocifisso dalle aule e dagli uffici pubblici, visto che oltre Che Guevara, Marx e qualche anarchico sconosciuto ai più, certe persone non hanno altro Dio né vorrebbero averlo. Per loro, del resto, i valori etici sono relativi, e le leggi naturali sono solo un ostacolo alla realizzazione dell’uomo secondo una visione della realtà beceramente antropocentrica.
Ma se andiamo a focalizzare il discorso, è proprio questo il problema di chi si professa cristiano e poi sostiene chi sconfessa un giorno sì e l’altro pure i valori della cristianità. Guardare il dito e non la luna, si dice. Certi cristiani guardano Berlusconi, lo detestano e lo biasimano perché è stato accusato di fare sesso con una minore (fatto ancora tutto da dimostrare), ma poi non si guardano intorno. Non vedono la luna, tanto sono presi dalle piccole beghe politiche di condominio. Oppure fanno finta di non vedere. L’Italia sta cambiando, e non necessariamente in meglio. La nostra civiltà, il sistema di valori nel quale è cresciuta e che l’ha portata al massimo progresso culturale e civile sta lentamente morendo. I flussi migratori disordinati e caotici, non filtrati e non ancorati a rigide politiche migratorie, con il loro bagaglio culturale estraneo e spesso pericolosamente incompatibile con i principi di democrazia e libertà, stanno sempre più creando tensione, e la nostra società non è in grado di assorbirli, calmierarli e renderli omogenei ai nostri valori. È come se, dinanzi a questa vera e propria invasione, fosse in atto un epocale reset politico, giuridico ed etico dell’Occidente. Il cui esito, allo stato attuale, non è per nulla positivo per la civiltà che rappresenta.
Milano è solo l’inizio, è solo la punta dell’iceberg del relativismo morale e del laicismo ateo, e certi cristiani, e certi giornali che tali si dicono, non si rendono conto di fare un vero e proprio arakiri politico ed etico, sostenendo politiche che con i valori della cristianità, e forse l’occidentalità nella sua accezione migliore, hanno poco o nulla a che vedere…


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