Il potere di acquisto delle famiglie nel secondo trimestre dell’anno è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% rispetto al secondo trimestre 2010. Lo rileva l’Istat. Scende la propensione al risparmio delle famiglie.
La flessione congiunturale del tasso di risparmio – spiega l’Istat – è il risultato di una crescita del reddito disponibile (+0,5%) più contenuta rispetto alla dinamica della spesa per consumi finali (+0,9%) espressa in valori correnti. Ugualmente, rispetto al secondo trimestre del 2010, il reddito disponibile delle famiglie in valori correnti é aumentato del 2,3%, a fronte di una crescita del 3,7% della spesa delle famiglie per consumi finali.
Il tasso di investimento delle famiglie (definito dal rapporto tra gli investimenti fissi lordi, che comprendono gli acquisti di abitazioni e gli investimenti strumentali delle piccole imprese classificate nel settore, e il reddito disponibile lordo) sempre nel secondo trimestre è stato pari all’8,9%, più basso di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e invariato rispetto al secondo trimestre del 2010.
In realtà le famiglie non risparmiano piu’ da anni, ovvero, chi risparmia comunque trova il modo di risparmiare anche adesso e chi non risparmia non gliene cale di risparmiare nemmeno ora.
A parte questo che sia tutto piu’ caro, quindi piu’ difficile è vero, molto dipende anche dal nostro “piangerci addosso”, ovvero, la situazione è questa e lo sappiamo, e le idee, cari signori, dobbiamo farcele venire noi!
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