Continua con la seconda parte il racconto di Fanida, una storia come tante … o quasi
Le altre parte link
Fanida, approccio alla vita…
Lunedì
Sono furiosa, delusa, triste, Manuel si è presentato a scuola con una macchia sul collo mascherata da un foulard, Diego lo ha preso in giro tutto il giorno, lui ha troncato l’argomento con un nome Elisa.
Elisa, chi è ? Manuel non mi ha fatto promesse ne ci siamo detti qualcosa, forse ho frainteso e le ragazze mi hanno illusa, lo avranno fatto apposta perché lui non si sarebbe mai interessata a me?
E’ stata solo la curiosità nei miei confronti che lo ha spinto ad invitarmi, oppure fa moda avere un amica araba, può così dimostrare di essere aperto e di sinistra,..… cavolo sto Svalvolando, forse esagero ora non so che credere e a chi credere, mi arrabbio con tutti, ma sono io il problema?
Mi fido sempre e mi lascio incatenare da storie fantastiche che creo da sola sulle tue pagine, comunque non mi tiro dietro ho rischiato troppo e ora voglio capire se in quell’ambiente ci sia qualcosa d’interessante, non ho pensato ai ragazzi finora e dovrò continuare così, l’importante e non smettere di soddisfare le mie curiosità. Devo pensare positivo , anche se non posso non ammettere di esserci rimasta male.
Notte mio diario e da domani tornerò ad occuparmi di Penina con cui ho lasciato tanti argomenti da approfondire, notte anche a te Penina e Manuel…vaf…no, niente rancore solo indifferenza, ho già imparato che significa ogni volta che devo fare finta di non notare gli sguardi tendenziosi dei razzisti.
Martedi
Sono arrivata a scuola in anticipo, mi sono svegliata presto come se qualcosa mi avesse spinto giù dal letto, bene almeno ho potuto far colazione con Chiara e Vanessa, è arrivata anche Penina a cui ho offerto un cappuccino , oggi non aveva molta voglia di parlare, era strana, pallida.
Nell’intervallo ho provato a parlarle ma non le ho scucito neanche una parola e stranamente mi sono trovata a raccontarle tutto, dalla festa alla delusione, come un libro aperto ho parlato così tanto che alla fine mi sentivo svuotata, alleggerita. non so perché proprio con lei, forse perché non temo il suo giudizio? E’ spudoratamente sincera quasi infantile per la sua ingenuità e mi ha dato dei consigli ma siamo diverse e non penso di seguirli, infatti suggerisce di minacciare Elisa, di costringere Manuel ad una scelta e di scappare il sabato successivo per star tutta la notte alla festa e vedere con i miei occhi.
E’strana , capace di far follie e non pensa alle conseguenze, come se la sua vita possa svolgersi tutta in un giorno e ogni volta trovare delle svolte quasi magiche. E’ più grande di me, ma passa dal credere tutto possibile a sentimenti di impotenza e vittimismo in una sola discussione. Le ho raccontato i miei problemi e le è tornato il buon umore, non capisco forse si è distratta dai suoi pensieri, non abbiamo approfondito il discorso sul razzismo, è evidente che ne soffre anche lei con rabbia, non vuole essere italiana.
Considera la sua gente più furba perché è in grado di fregare il prossimo e farla franca. I prepotenti li descrive come potenti e le brave persone come fessi. Mi ha chiesto se ho voglia di andare a mangiare a casa sua uno di questi giorni, mangiano sempre tanta carne e patate fritte e anche delle frittelle dolci ne parla spesso, ho accettato l’invito ora dobbiamo parlare con i rispettivi genitori.
Mercoledì
Chiara si è ammalata e Vanessa si è seduta con me, ci sono rimasta male sentendo i commenti che fa su Penina, mi chiedo se durante le lezioni qualche battuta non l’abbia fatta anche su di me nei giorni scorsi. Nell’intervallo , invece, è stata gentile con lei l’ho trovata falsa, non credevo potesse essere così.
Manuel organizza un’altra festa e mi ha chiesto di andarci, non ho voglia, ha anche cercato di capire il perché sto sulle mie, non sa che mi piace e che ci sono rimasta male, Diego e cortese nei miei confronti ma sembra nascondere un sorriso sotto i baffi…che naturalmente non ha ancora. Non intendo rischiare nulla per ora e non andrò alla festa, anzi sabato andrò a pranzo da Penina e mi tratterrò li nel pomeriggio, la sera vedrò un film con papà ora è tanto che non lo facciamo.
In piscina ho deciso di smettere, non trovo interessante l’ambiente e anche se mi piace nuotare mi sento a disagio, non è successo nulla di particolare ma gli sguardi non sono cessati e non intendo essere al centro dell’attenzione di chi non conosco nemmeno, anzi ho deciso di iniziare a rispondere a tono a tutti quelli che mi fanno sentire diversa da loro ….. dicendogli che lo sono davvero e sai perché?
Perché non passo il tempo a giudicare gli altri e che quindi non vorrei scambiarmi con loro che sono accecati dai loro pregiudizi.
Ho capito molto parlando con Penina, non è giusto sentirsi inferiori se si è diversi da una massa uniforme e senza carattere.
Domani ho un’altra cena di famiglia, mi sa che è diventato un appuntamento settimanale, ok non nuoce, si può fare e poi mi va di assecondare i miei genitori mi sento ancora in colpa con loro per le bugie.
Sarà andata così perche l’ho meritato, ops, ora inizio ad assomigliare troppo a Penina, non voglio pensarla così, vado a nanna baci.
Giovedì
Ho chiesto il permesso ai miei genitori e stranamente mi hanno detto che non gradiscono la mia amicizia con Penina, non si fidano dei romeni è assurdo, ciò che a me e Penina ci lega, il razzismo subito si è radicato anche nella mente dei miei genitori a loro volta vittime.
Penso che le cronache locali non aiutano, ogni brutta notizia è additata a romeni e di buono no si racconta mai nulla, mi dispiace… costi quel che costi non voglio deludere Penina non cadrò in questa mania di superiorità, che non esiste, e non mi sento lusingata se ad invitarmi sono italiani.
Dovrò dirle che per ora non è possibile, cambierò giorno e dirò a mamma che vado a casa di Chiara a studiare, si farò così e la coscienza stavolta è dalla mia parte.
E’ quasi ora di cena, almeno stasera potrò vestirmi normalmente e non dovrò mascherarmi, non mi ha detto niente in merito la mamma….
Dopo cena, come non detto abito informale e cena normale, bene! stanno tornando in sé, Ibrahim mi ha fatto tante domande su ciò che vorrei per il futuro e sulle mie compagnie.
Lui pensa già a sposarsi, dice che vuole tanti figli e che lavorerà nel negozio del padre, tutto pianificato, nessuna sorpresa, obiettivo, imprevisto. Tutto scandito e già scritto, che noia… mi ha guardato fisso negli occhi tutto il tempo, rideva facendomi sentire ingenua ogni volta che accennavo al mio interesse per gli studi e al sogno di diventare veterinario, dice che la donna deve stare in casa o al massimo lavorare col marito, mi domando se sia nato davvero in questo secolo?
I genitori ci hanno lasciato discretamente da soli, vuoi vedere che questi sono ancora convinti che mi piace?
Spero di sbagliarmi non sono interessata a lui, non è brutto ma abbiamo due visioni del mondo opposte e poi mi sa che ho una cotta per Manuel, che penso sempre.
Spesso mi guardo attorno come se mi sentissi osservata, mi sembra di vederlo dietro ogni angolo, è amore o ossessione?
Forse l’amore è anche ossessione e si finisce col rincretinirsi, eccoci ci siamo ho appena ammesso di essere cotta, sono già a metà strada verso il baratro.
Altro che Ibrahim, mi garba il sinistroide e a papà i ragazzi dei centri sociali non piacciono un granché.
Bene va sempre peggio, complicato questo nuovo anno, forse è a questo che si riferiscono gli adulti quando dicono che più avanti si va avanti e peggio è…buh!
Tanto sono ancora piccina, notte mente stanca e cuore infranto, notte Manuel ovunque tu sia.
Venerdì
Penina ci è rimasta male, i suoi mi aspettavano già, ho inventato un impegno di famiglia scusandomi e le ho promesso che mercoledì ci andrò di sicuro. Si è il giorno giusto sono sempre sola fino alle 16 e non si opporranno se vado a pranzo da un amica… anche se non sapranno che è Penina e non Chiara.
Manuel stamane non si è visto e Diego mi ha chiesto sue notizie, mi sa che si è accorto che mi piace e che mi prende in giro, bene tanto ho visto come guarda Chiara e farò lo stesso se continua così, anzi inizio a metterle la pulce nell’orecchio.
Vanessa è tornata a scuola, dopo qualche giorno di febbre, è ancora più magra e sembra sempre più alta, infatti Lorenzo non le risparmia osservazioni, che stupido sembra che il mondo giri attorno a lui invece non sa fare nulla e a scuola non è neanche bravo. Come arrossisce ogni volta che non sa le cose, e i prof. lo trovano così simpatico che gli risparmiano molti due… forse per i suoi occhi azzurri e i capelli biondi, dietro l’aspetto di bravo ragazzo è una Iena.
Penina è trattata con sufficienza per il suo pessimo italiano e non apprezzano i sacrifici che fa per studiare fra faccende e fratellini, è una realtà che non vogliono vedere, che bell’esempio gli adulti.
Va spesso in centro anche se seguita da 2/3 bambini per volta, fuori dall’Emerson c’è un parco giochi magari è interessata a vedere i laboratori uno di questi giorni, dovrò chiederglielo.
Sabato
niente di nuovo, mi da noia l’idea che Manuel stasera rivedrà Elisa e non mi sembrava particolarmente affranto dal fatto che io non ci sarò. Devo riuscire a non pensarci, anche vedere il film con papà non mi ha consolato per niente. Domani rivedrò le amiche del parco e neanche questo mi fa star meglio, non ho voglia di dormire, solo di finire la tavoletta di cioccolato che mi fissa dal comodino. Non ho ben capito se Chiara andrà alla festa, è molto libera, può fare già ciò che vuole, la invidio, che brutta cosa ma non posso farne a meno. Magari lunedì mi racconterà tutto e potrò farmi un’idea su questa Elsa, che odio senza conoscere e vuoi scommettere che è bellissima…meglio non pensarci. Vado ad abbuffarmi notte caro amico diario che non puoi consolarmi dicendomi quello che avrei bisogno di sentirmi dire.
Domenica
Oggi, magone tutto il giorno e ho anche la fatidica cena, a dopo sicuramente troverò il modo per scriverti, l’unica cosa che mi aiuta a star meglio.
“Ma Fanida non riuscirà a mantenere questa promessa…..” scopriremo il perchè il prossimo appuntamento MARTEDI’ 17 APRILE
Se volete partecipare con altri racconti, scrivici: