Pain has a very funny way of subsiding, eventually, so you can survive. It has this way of not suffocating you every single day. Sure, some days you’re still blindsided by a memory, a feeling, a song. But other days, you realize you can get through and get by and not feel the claustrophobia, the fear that you’ll never be normal again.
“Far too tempting” è entrato nelle mie cose da leggere perché ho molto apprezzato i libri di Lauren Blakely e di certo non potevo lasciarmi scappare l’occasione di leggerlo in anteprima. Purtroppo sono incapace di rispettare i miei impegni e ne è passato di tempo, sto cercando di recuperare tutte le letture in arretrato che avevo accettato di recensire e dopo più di un anno sono riuscita a dedicarmi a questo standalone davvero molto interessante.
Jane Black ha scritto l’album di esordio del secolo, guadagnandosi un Grammy, un grosso gruppo di nuovi fan e la pressione di ripetere il successo. Certo, il cuore spezzato dall’abbandono del marito potrebbe essere stato la sua ispirazione, ma non le ha fatto alcun favore in materia di appuntamenti. Così quando Matthew Harrigan, il più duro giornalista musicale che ci sia in giro le chiede un intervista, Jane accetta – finché la sua vita personale resti off-limits. Inglese, bellissimo, e troppo tentatore, Matthew è il primo ragazzo da cui Jane si sente attratta dopo suo marito. E mentre passa sempre più tempo con lui e la loro relazione diventa più intensa, cresce anche il suo blocco creativo. Come può la regina delle canzoni sulle rotture scrivere il perfetto seguito quando si è seriamente innamorata?
Unite musica, passione e sentimenti e il mix che ne viene fuori è quasi sempre vincente. Certo a volte i risultati non sono così buoni, ma la Blakely ha quel tocco in più capace di superare qualsiasi reticenza. La contemporary romance è un mondo così sovraffollato che è difficile emergerne, con una storia originale, anche quando è piena di elementi già conosciuti, l’importante è saperli mixarli in un modo unico, che sfugge alle logiche dei cliché e devo dire che la Blakely ci riesce, in un modo che non mi sarei mai immaginata.
È Jane che racconta la sua storia con una fresca ironia e senza mai prendersi troppo sul serio. Una mamma, appena divorziata, il cui sogno più grande si è appena realizzato. All’apice del suo successo musicale, con un Grammy in tasca, e un’approvazione dalla critica che non si sarebbe mai aspettata di ricevere. Jane è una donna che ha sofferto, delusa dall’amore e dall’uomo con cui credeva di passare il resto della sua vita. È questo dolore profondo e quasi inarrestabile, che la consuma e l’ha spinta a scrivere il miglior album di rotture amorose dell’era moderna. Una stella nascente, che dopo tentativi fallimentari è riuscita ad emergere. Ma ora è una cosa per continuare ad andare avanti sull’onda del successo e Jane non ha idee, non sa cosa fare, naviga in acque sconosciute. L’ispirazione è una amica dimenticata, il dolore un’eco lontana e dove trovare nuovi argomenti su cui scrivere? Mentre Jane tentenna in varie direzioni compare l’affascinante Matthew che vorrebbe da lei più di quello che lei è disposta ad offrire. Matthew è un affascinante critico musicale, dedito al suo lavoro, serio, disinvolto, inglese, very british, con il pallino della cucina e un’insana passione per la narrativa contemporanea. Storie che lo portino lontano dalla quotidianità del suo lavoro. A caccia di talenti musicali, con il suo inseparabile taccuino, è pronto a scovare la storia del secolo, salvo poi ritrovarsi a viverne una che non si sarebbe mai immaginato. Matthew è un animo gentile, disposto ad aiutare Jane, di cui è profondamente attratto. Niente è come sembra. Quando il segreto di Jane viene alla luce, la donna è disposta a tutto per proteggere la sua privacy, ma Matthew le dimostrerà che da lui non si deve proteggere, che vuole solo aiutarla. Ed è questo che rende il romanzo molto interessante questa ricerca continua di un equilibrio, in un ambiente che di solito ne è sprovvisto. Jane sta vivendo il suo sogno, quello del successo in un ambiente che le era rimasto lontano e allo stesso tempo è consumata dalle aspettative che deve soddisfare. La sua vita sembra andare in direzioni opposte, mentre Matthew riempie le sue giornate, con la sua calma serafica, il suo cane e i suoi modi gentili. La storia è perfettamente equilibrata e riproduce gli spasmi di un amore che sta nascendo e l’insoddisfazione della protagonista che deriva dalla mancanza di equilibrio. Accettare la fine di un rapporto è sempre difficile, ma superare il dolore e soprattutto il rancore per scelte incomprensibili è sempre molto difficile.
Non ci sono molti personaggi secondari, che comunque assumono un ruolo marginale nella vicenda. Al centro della scena brillano Jane e Edward. Una cosa che non mi ha convinto molto però è il figlio della donna, che entra in scena in maniera molto marginale e non viene mai presentato ufficialmente a Matthew, insomma io mi preoccuperei del fatto che il mio bambino possa non trovarsi bene con l’uomo che sta avendo un ruolo sempre più importante nella mia vita no?
L’ambientazione è quella della mia splendida New York, una città magica, la città che non dorme mai, che fa da contorno ad una romance che sboccia frenetica tra due persone che apparentemente non hanno nulla in comune.
Il particolare da non dimenticare? Una mela verde…
Una storia tra una cantante e un critico, con apparenti conflitti di interessi ma che si riduce ad una passione che si nutre dell’accettazione, del superamento delle difficoltà e quell’incertezza che deriva sempre dall’iniziare un nuovo amore. Una vicenda interessante, che si perde nei meandri dell’industria musicale e della scintillante Grande Mela. Una storia forse non perfetta, ma di intrattenimento.