Il giudizio di Marco GoiSummary:
Fargo è stata una delle grandi sorprese della scorsa annata televisiva, sotto tutti i punti di vista. Per quanto riguarda la narrazione, è riuscito a smarcarsi con personalità e originalità dal film dei fratelli Coen da cui prende ispirazione. All’interno del cast si sono poi segnalate due attrici rivelazione da tenere d’occhio in prospettiva futura: la paffutella Allison Tolman e la giovanissima Joey King. Non è però finita qua, Fargo ha stupito anche ai Golden Globe, dove si è aggiudicato il premio di miglior miniserie dell’anno davanti persino all’acclamato True Detective, e con la sua colonna sonora. Ha stupito soprattutto noi italiani che, sui titoli di coda del sesto episodio “Buridan’s Ass”, ci siamo beccati “Piccola”, un brano cantato da Adriano Celentano insieme ad Anita Traversi. Un’autentica sorpresa all’interno di una colonna sonora estremamente variegata e interessante.
Nel corso dei 10 episodi che compongono la prima stagione di Fargo, incontriamo inoltre una serie di pezzi dei generi più differenti. Già solo nel pilota si passa dal country di Patsy Cline all’elettronica dei Crystal Method. Nel corso delle puntate successive trova quindi spazio la musica classica con “Requiem Op. 48: Libera Me” di Gabriel Fauré, il blues con “Crawlin’ King Snake” di John Lee Hooker, il simpatico yodel “Yodel Boogie” di Wylie & The Wild West (usata nella scena in cui Lorne Malvo/Billy Bob Thornton fa il dentista), i canti religiosi con “Easter Vigil: Litany” e come detto persino la musica italiana, rappresentata da un pezzo degli anni Sessanta di Adriano Celentano. All’interno di tanta schizofrenia musicale possiamo vedere un riflesso della follia dei due protagonisti principali della serie. Se vogliamo trovare un limite è allora quello di avere una varietà persino eccessiva, in cui è difficile trovare una omogeneità e un filo comune di fondo. Poco male comunque, perché, oltre a essere un’ottima serie, Fargo è anche una miniera preziosa in cui scoprire delle piccole gemme musicali nascoste. E davvero sorprendenti.
di Marco Goi per Oggialcinema.net