Vi abbiamo già parlato dei rischi legati all' uso dei farmaci oggi vi forniamo uno spunto di riflessione che proviene da una notizia dell' Ansa delle ultime ore . L' argomento molto serio e preoccupante è l' aumento della diffusione e quindi e dell' impiego abituale di farmaci falsi comprati nella maggior parte dei casi in rete .
Come conferma che il problema sia diffuso e da affrontare globalmente è la nascita della Convenzione MediCrime recentemente siglata a Mosca da 12 paesi europei, tra cui l’Italia. Gli stati firmatari infatti collaboreranno sul fronte del controllo e della repressione dei farmaci illegali e promuoveranno l’introduzione del reato penale per chi fornisca o commercializzi in internet farmaci contraffatti.
" Continua a crescere in modo esponenziale il mercato dei farmaci contraffatti venduti on-line. Nell'arco di 5 anni il volume e' aumentato almeno di 10 volte. Nessuno e' in grado di fare stime ufficiali ma si ipotizza si tratti di un giro di decine di miliardi di euro capace di rendere 150 volte in più del gia' redditizio mercato della droga. Un euro investito in un medicinale contraffatto fa guadagnare in media 2.500 euro, molto meno rispetto ai profitti della droga che produce 16 euro ogni euro investito. Il dato, condiviso a livello internazionale dalle forze dell'ordine, è stato riferito dal comandante dei Nas, generale Cosimo Piccinno, durante i lavori dell'incontro Aifa (l'agenzia del farmaco) sulla lotta alle e-pharmacies illegali. ''Questa attività - ha aggiunto Piccinno - è anche molto meno rischiosa rispetto a chi la realizza rispetto a chi traffica in droga''. Le pene sono molto piu' lievi non esistendo neppure una fattispecie specifica di reato, ancora in corso di definizione. Le indagini sul traffico di farmaci falsi devono evitare molte insidie offerte dalla rete che riesce a nascondere complicati intrecci e passaggi che nascondono l'origine delle produzioni.
"Difficile anche riuscire a individuare in tempi brevi se un farmaco contiene veramente quelle sostanze che promette - ha aggiunto il generale Piccinno - perché mentre per le droghe esistono dei test che ci permettono di individuare immediatamente alcune sostanze, i farmaci debbono essere inviati invece in laboratori specializzati".
Ma chi si rivolge alla rete per acquistare un farmaco e' veramente consapevole dei rischi? Domenico Di Giorgio dirigente dell'Aifa ed esperto proprio di lotta alla contraffazione dei farmaci, spiega che coloro che scelgono il canale di Internet sa bene che si tratta.
''Una pasticca di Viagra nella rete costa 0,80 euro contro i 12 euro dei canali ufficiali'', una differenza che parla da sola. Lo scorso maggio Aifa ha firmato un memorandum d'intesa con LegiScript, il servizio Usa che verifica e controllo le farmacie on line che nel 2010 ha fatto chiudere circa 15 mila farmacie illegali. La collaborazione con l'Agenzia italiana del farmaco prevede una serie di azioni congiunte che, nelle prime settimane di lavoro, ha portato alla chiusura di oltre 20 farmacie.
Fra le misure allo studio c'e' anche quella di istituire un dominio ''.pharmacy'', da concedere alle farmacie on line autorizzate e certificate (che secondo la normativa Ue dovrebbero nascere anche in Italia).
Anche i medici oramai sono molto piu' attenti al fenomeno. Il 72% sospetta che i propri pazienti abbiano assunto farmaci contraffatti e il 40% del campione di una indagine condotta dall'Aifa (l'agenzia del farmaci), in collaborazione con la Fimmg (il principale sindacato dei medici di famiglia) svela che ritenere che i propri pazienti acquistino farmaci online, attività che in Italia è illegale."
Sappiamo che potremo sembrare ripetitivi ma mi raccomando diffidate dei prezzi accattivanti e soprattutto usate i farmaci solo se ne avete bisogno veramente!